Incendio doloso colpisce il Centro Reggio Junior: in fiamme la sede amministrativa – FOTO
"Oggi vediamo andare in fumo i nostri sacrifici. Ma non ci arrendiamo: siamo già al lavoro per rialzarci" la testimonianza della storica società sportiva reggina
09 Settembre 2025 - 09:15 | di Eva Curatola

Il telefono che squilla all’alba, il fumo che si alza in cielo, il rumore delle sirene che squarciano il silenzio. Così è cominciata la giornata della famiglia Quartullo, custode dal 1988 della “Centro Reggio Junior”, la società sportiva che ha cresciuto intere generazioni di bambini nei campi della chiesa di Sant’Antonio.
Quello che per molti è stato un luogo di gioco, educazione e amicizia, questa mattina si è trasformato in una ferita che sarà difficile rimarginare.
L’incendio che ha colpito la sede amministrativa ha ridotto in cenere ricordi, sacrifici e anni di lavoro. A salvarsi la pizzeria adiacente, grazie al tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco che hanno impedito che le fiamme si propagassero oltre.
L’origine dolosa e la ferita aperta

Secondo i primi accertamenti, il rogo avvenuto intorno alle 6 di questa mattina, sarebbe di origine dolosa.
Un atto che ha lasciato sgomento chi, da oltre trent’anni, porta avanti un progetto fatto di sport, educazione e inclusione.
“È umiliante – hanno raccontato i gestori a CityNow –. Adesso stiamo svuotando la sede, cercando di recuperare almeno coppe e medaglie, simboli di tanti traguardi raggiunti insieme ai ragazzi. Non sappiamo chi possa aver compiuto un gesto simile. La dolcezza e il garbo ci hanno sempre contraddistinto. Oggi vediamo andare in fumo i nostri sacrifici. Ma non ci arrendiamo: siamo già al lavoro per rialzarci, più forti di prima”.
La delusione e la speranza
Nelle parole dei titolare resta l’amarezza per una città che spesso mostra il volto più duro a chi costruisce con fatica.
“Abbiamo sempre creduto in Reggio e nei reggini, abbiamo sempre accolto tutti a braccia aperte. Purtroppo viviamo in una realtà che, a volte, sembra accanirsi contro i più deboli. Avevamo appena riaperto le iscrizioni, i bambini erano entusiasti di riprendere l’attività prima del rientro a scuola. Stamattina, al loro arrivo, si sono trovati davanti ad una realtà che avremmo voluto celargli”.
Infine, un appello alla comunità:
“Speriamo che i reggini, oltre alle forze dell’ordine già impegnate negli accertamenti, possano aiutarci a far luce su quanto avvenuto”.
Una ferita che brucia, dunque, ma anche una promessa: quella di non spegnere mai la luce di un progetto che ha dato e continuerà a dare tanto alla comunità.
La redazione di CityNow esprime la propria solidarietà alla società Reggio Junior e alla famiglia Quartullo.