Gambarie 2020 - Il sindaco Malara a CityNow: "Abbiamo trasformato una criticità in opportunità"

Il punto della situazione con il sindaco di Santo Stefano in Aspromonte, dr. Francesco Malara, sul programma dell'estate nel comprensorio di Gambarie

A Santo Stefano in Aspromonte le attività culturali per l’estate 2020, nonostante i problemi legati al COVID, non si fermano. CityNow ha intervistato il Sindaco dr. Francesco Malara.

Signor Sindaco, come procede a Santo Stefano, Mannoli e Gambarie questa stagione estiva condizionata dal problema COVID?

In effetti l’emergenza sanitaria ha comportato da un lato un ritardo nella partenza della stagione turistica e dall’altra ci ha costretti a riprogrammare le attività e le strategie per la stagione estiva 2020. Nel momento in cui abbiamo assunto una certa sicurezza in merito all’assenza di contagi (la sicurezza innanzitutto), grazie anche a tutte le precauzioni possibili che abbiamo adottato a suo tempo (sanificazione, distribuzione igienizzante e mascherine…) abbiamo adottato, finito il lockdown, delle scelte strategiche: a Gambarie niente spettacoli in piazza (dove l’afflusso è maggiore e più variegato), ma da una parte il ritorno agli anni ’70 con il drive in spettacolare sulla pista da sci e dall’altra con il potenziamento delle infrastrutture e delle attrezzature per lo sport e per lo sport e il tempo libero.

Ecco che ci siamo adoperati per fare un campo di mini calcetto in erba sintetica, il kinder garden (già funzionanti ed apprezzatissimi) ed un campetto di volta football, uno di padel ed il rifacimento del campo di tennis in erba sintetica, oltre ad un nuovo servizio di bike sharing solo per bici elettriche del tipo mountain bike (questi ultimi due saranno utilizzabili nel corso della settimana, purtroppo, per ritardi delle ditte). In tal modo abbiamo incentivato la nostra offerta turistica aumentando le innumerevoli possibilità ormai esistenti a Gambarie e contemporaneamente abbiamo evitato l’accentramento di persone in piazza.

Abbiamo letto nel programma che avete privilegiato la presentazione di eventi culturali, come mai questa scelta?

Mentre a Santo Stefano e a Mannoli abbiamo organizzato solo due serate musicali in occasione delle due feste patronali, ma sempre in piena sicurezza, con posti a sedere e prenotazione anticipata per il concerto di Michele Zarrillo e Mario Venuti, dall’altra parte abbiamo investito tutto sull’arte e sulla cultura. Infatti abbiamo iniziato ad inaugurare sette nuove opere d’arte (tre quadri, un alto rilievo, una installazione di figure risorgimentali e sei quadri con mattonelle in ceramica). Una più bella dell’altra! Tutte con tecniche diverse, tutte che raccontano la storia del nostro Comune del suo comprensorio, tutte realizzate da artisti locali.

Cioè, abbiamo trasformato una criticità, il necessario distanziamento sociale, in una opportunità: la creazione nel mio Comune di un museo all’aperto con opere da ammirare che parlano di storie vere e che diventano un attrattore turistico, trasformando quindi il nostro paese in una meta per visitatori che al gusto gastronomico ed ambientale vogliano accompagnare l’aspetto culturale.

Santo Stefano può diventare un punto d’incontro, magari con cadenza annuale, per gli scrittori che raccontano la nostra terra?

Con sempre più piacere, nel corso degli anni, abbiamo constatato una naturale predisposizione del nostro territorio e dei nostri concittadini illustri a scrivere romanzi nascenti da storie legate all’ambiente circostante che hanno sempre di più trovato apprezzamenti. 

Mi riferisco agli ultimi scritti (in ordine di tempo), che abbiamo rappresentato in questa stagione, di Franco Musolino e Giovanni Suraci, due grandi professionisti che si sono sempre più brillantemente cimentati nell’arte della scrittura e la cui ultima fatica sarà presentata sabato pomeriggio nella piazza principale del paese. Credo che proprio grazie alla visibilità del nostro territorio che loro hanno decantato ed alla loro raggiunta notorietà che questa idea di riunire annualmente gli scrittori sia splendida e vada storicizzata; essa può rappresentare un nuovo obiettivo per la prossima Amministrazione Comunale.