Io dico Stop all’indifferenza’: Parte dalla Corrireggio la campagna di sensibilizzazione sull’emergenza rifiuti e sulla raccolta differenziata.
17 Aprile 2014 - 11:52 | di Redazione

Un Flash mob e una raccolta firme le prime iniziative di singoli cittadini e associazioni per chiedere con forza di invertire la rotta e di avviare anche nella città di Reggio Calabria un servizio di raccolta differenziata basato sul porta a porta.I colori fanno la differenza. Tanti colori quanti sono i contenitori della raccolta differenziata che nella nostra città stenta a imporsi. Tanta disattenzione e forse anche mancanza di fiducia da parte dei cittadini, ma soprattutto un sistema incompleto che non incentiva i comportamenti corretti e le buone pratiche e non sanziona la mancata differenziazione dei rifiuti.Sul tema ormai, l’esperienza di tante Regioni, Province, Comuni ma anche di produttori, distributori, associazioni e singoli cittadini è più che ventennale, ma la Calabria, (con qualche eccezione virtuosa) e la nostra città in particolare, rimangono al palo, ancorate ad un sistema complessivo di raccolta e gestione inefficace e inefficiente, anzi, di emergenza in emergenza, le proposte e le soluzioni rimangono emergenziali, i cittadini continuano a pagare tasse esose, la città e la regione sono sommerse dai rifiuti e tutto continua a girare attorno alle lobby delle discariche.In tutti questi mesi i cumuli stratificati hanno assunto quasi l’aspetto di “installazioni”, brutte e maleodoranti opere d’arte inamovibili se non attraverso il fuoco, l’ennesimo rogo, che appiccato da chi sa chi, libera uno spazio lasciando nere tracce di se sul selciato e sul marciapiede, diffondendo un fumo nero di veleni e diossine.Ma il problema vero dei rifiuti nella nostra città e nella nostra regione non è la mancata raccolta, che è piuttosto una conseguenza, bensì l’aver da sempre fondato tutto il sistema su impianti di trattamento meccanico/biologico, incenerimento e discariche, (sulla cui gestione ci sono pagine e pagine delle commissioni di inchiesta e indagini della magistratura, oltre che denunce delle associazioni e dei movimenti ambientalisti), ignorando totalmente la riduzione e relegando la raccolta differenziata ad un ruolo marginale. Manca, infatti, da sempre l’impiantistica a servizio di una gestione dei rifiuti che permetta di recuperare le materie prime, di produrre del buon compost, che potrebbe essere commercializzato e/o utilizzato per attenuare il fenomeno della desertificazione e della perdita di fertilità dei terreni nonché di salvaguardare il territorio e la salute dei cittadini.L’assuefazione a cui assistiamo non può trasformare una situazione vergognosa in “normalità”. Il cittadini non possono continuare a subire in silenzio. Rivendichiamo il diritto all’indignazione e, con i colori della differenziata, diciamo NO all’ Indifferenza.Dalla Corrireggio e dalle tante realtà associative seriamente impegnate in città, dalle cooperative sociali da anni costrette a continui “equilibrismi”, da gruppi di operatori sensibili e impegnati, così come da tanti singoli cittadini informati e consapevoli, chiediamo con forza un sostanziale cambiamento di passo. Lo chiediamo ai cittadini ma soprattutto alle Istituzioni che devono mettere in campo meccanismi ormai rodati e sperimentati dai tanti comuni ricicloni che permettono di conseguire risultati tangibili e di ridare fiducia ai cittadini: raccolta differenziata con il porta a porta spinto, eliminazione dei cassonetti stradali, impiantistica a servizio della raccolta differenziata, tariffe rapportate alla raccolta del solo tal quale (il rifiuto indifferenziato), un sistema di premialità e sanzioni, un numero adeguato di isole ecologiche ben organizzate, raccolte specifiche e capillari per esercizi commerciali e grandi utenze… e così via. Anche a Reggio Calabria si può. Basta scrollarsi di dosso l’assuefazione e l’indifferenza. Rivendichiamo il nostro diritto di civiltà. Di seguito il testo della petizione: Petizione popolare: “IO DICO STOP ALL’INDIFFERENZA” Per l’avvio anche nella città di Reggio Calabria della raccolta differenziata spinta, la rimozione dei cassonetti stradali, il recupero delle materie prime, la fine dei roghi dei rifiuti, e una tassazione a carico delle famiglie e delle aziende equa, che premi i comportamenti virtuosi e restituisca alla nostra città dignità e bellezza. “Da tanti, troppi mesi, ormai, Reggio Calabria è deturpata da cumuli di rifiuti e soffocata dai roghi. La sporcizia, il cattivo odore, le esalazioni di diossina che, a cominciare dai bambini, siamo costretti a respirare, sembrano essere diventati la normalità. Nessuno sembra più farci caso, nessuno più si indigna, nessuno protesta, come se tutto fosse normale e non vi fosse soluzione alcuna.La Reggio “bella e gentile”, che sarà a breve Città Metropolitana, dopo lo sfregio del cemento subisce in silenzio quello dei cumuli di rifiuti, che spesso discriminano anche loro tra il centro e la periferia, penalizzando pesantemente soprattutto i quartieri socialmente più svantaggiati e lontani dal “salotto buono”. Ma anche il centro città, anche i luoghi più emblematici del tessuto urbano sono mortificati da sporcizia e trascuratezza. Reggio Calabria, così come gran parte della nostra Regione subisce le conseguenze di decenni di cattiva gestione, di mancanza di programmazione e di sperpero di denaro pubblico. Tanto denaro pubblico: oltre 1 miliardo di euro secondo la Commissione di Inchiesta sul Ciclo dei Rifiuti.Nel frattempo i cittadini di Reggio Calabria pagano tasse esorbitanti, e in cambio ricevono un servizio inadeguato, che lascia le strade, le piazze e gli ingressi delle scuole sporche e maleodoranti, spreca materie prime, inquina l’ambiente e compromette la salute dei cittadini. Eppure oggi in Italia sono oltre 1300 i Comuni ricicloni che superano l’obiettivo di legge del 65% di raccolta differenziata, con buoni esempi anche nella nostra Regione e Provincia. Si stanno diffondendo le buone pratiche locali per la riduzione degli imballaggi inutili, sono sempre più numerosi gli impianti di riciclaggio che costituiscono l’ossatura portante della green economy dei rifiuti, e sono sempre di più le famiglie che pagano una tariffa proporzionata ai rifiuti prodotti, in molte realtà commisurata ai soli rifiuti non differenziati, così da incentivare le famiglie a ridurre e riciclare il più possibile.Anche Reggio Calabria può farlo, se si invertono le priorità, si tolgono i cassonetti dalla strada e si applica la raccolta differenziata con il porta a porta spinto.Scrolliamoci di dosso l’assuefazione. Rivendichiamo il nostro diritto di civiltà.Basta con le lobby delle discariche, no a chi s’arricchisce con l’infinita emergenza. Un sistema centrato sulla raccolta differenziata è l’unica strada per uscirne. Con l’impegno di tutti, Cittadini e Istituzioni. Con più attenzione e… meno InDifferenza”.
