Klaus Davi incontra i ragazzi della squadra di Archi

In arrivo buone notizie. Il quartiere di Archi potrà finalmente riappropriarsi del campo di calcio?

Il serio rischio di vedere, ancora, chiuso il proprio campo di calcio e non poter giocare nei vari campionato giovanili e prima squadra è stato davvero alto, all’indomani di una interdittiva che aveva interessato la figura dell’ex Presidente Tripodi.

Diversi sono stati gli appelli che in questi ultimi mesi i giovani calciatori dell’ASD Comprensorio Calcio avevano rivolto alle Istituzioni, al Prefetto di Reggio Calabria, e per ultimo, anche, al massmediologo Klaus Davi affinchè potessero ritornare a giocare in quel campo, che dopo tanti anni di fermo (nel tempo era diventato un luogo di ritrovo per cavalli) era stato rimesso a nuovo grazie alla Società dell’Archi Calcio e affidata alla stessa dal Comune di Reggio Calabria tramite un bando pubblico.

Un appello, disperato, che non è caduto ( come spesso accade) nel dimenticatoio ed ecco che Klaus Davi puntualmente nel pomeriggio di ieri si è recato presso la struttura sportiva incontrando dirigenti e giocatori per capire cosa fare, come intervenire affinchè il quartiere di Archi si possa riappropriare della struttura.

L’impegno preso è stato quello di sensibilizzare le Istituzioni ma soprattutto quello di organizzare degli incontri mensili con i ragazzi del luogo per far capire loro l’importanza del fair play.

All’incontro ha partecipato anche il delegato allo sport Latella che spiazzando tutti ha detto “Contiamo per la seconda settimana di Aprile di poter (ri)consegnare la struttura sportiva alla squadra di Archi considerato che la Prefettura a giorni rilascerà il pass definitivo dopo il fermo per interdittiva”.

Una notizia questa accolta con soddisfazione da parte di tutto l’entourage dopo che in questa stagione è stata costretta a giocare a Gallina con un esborso economico non di poco conto. Alla Società presieduta da Romeo dopo le dimissioni di Tripodi spetterà il compito di apportare ulteriori migliorie alla struttura grazie alla quale il quartiere di Archi possa per davvero svoltare e non essere dipinto come quello di adesso.