Reggina, altro pareggio in extremis. Derby degli orrori, Bianchimano riacciuffa il Catanzaro


di Pasquale Romano – Derby degli orrori. La Reggina anche sul campo del Catanzaro si salva all’ultimo minuto, Bianchimano (complice la papera clamorosa di Grandi) riacciuffa il Catanzaro ed evita cosi di sprofondare all’ultimo posto in classifica.

Zeman nel derby con il Catanzaro punta sul solito 4-3-3, confermato Tripicchio nel tridente mentre Maesano e Bangu vincono i rispettivi ballottaggi con Cane e Knudesn. L’elevata posta in palio si fa notare da subito, è la paura a dominare la prima mezz’ora di gioco, priva di emozioni. Squadre che si annullano a vicenda, troppo timorose di scoprire il fianco al nemico.

Solo un errore individuale potrebbe smuovere le acque, tocca a Prestia vestire suo malgrado i panni dell’assist-man, Coralli però decide di graziare il difensore avversario e solo davanti a Grandi calcia alto. Prima dell’intervallo altre due momenti ad interrompere lo sbadiglio generale: Coralli libera Maesano al tiro (conclusione da dimenticare) ci prova Tavares per il Catanzaro ma salva Gianola.

Il secondo tempo si apre con lo squillo dei padroni di casa, Pasqualoni va vicino al vantaggio con destro violento che sbatte sul palo. Tra la fine del primo tempo e l’inizio della ripresa, Zeman costretto al doppio cambio forzato. Alzano bandiera bianca i due elementi più preziosi ed esperti, Botta e Coralli, al loro posto Romanò e Lancia. Reggina che abbassa pericolosamente il baricentro, è il Catanzaro a mantenere l’iniziativa seppur con scarsa incisività.

Al 25′, tra la noia generale, si eleva Kosnic. Complicato definire l’intervento del difensore amaranto, termini come sconcertante e imbarazzante paiono riduttivi. Il centrale classe ’93 si addormenta sulla linea di fondo, facendosi soffiare il pallone da Giovinco e stendendo l’avversario con una trattenuta visibile anche da Marte. Sacrosanto il penalty assegnato, che lo stesso fratello della ‘formica atomica’ trasforma. Reggina sotto nel punteggio, complice la più imbarazzante delle disattenzioni difensive vistesi da inizio stagione.

Zeman rischia il tutto per tutto inserendo Bianchimano per Maesano, amaranto però incapaci di rendersi pericolosi nella metà campo avversaria. Il Catanzaro si difende con ordine, Zavettieri cambia un paio di pedine e si trincera dietro un 5-3-2 che palesa tutta l’importanza di un successo che vale oro. Il pareggio, inaspettato e insperato, arriva in zona cesarini. Su cross dalla destra, girata debole di Bianchimano di facile lettura per Grandi, l’estremo difensore giallorosso decide però di partecipare al derby degli orrori e si lascia superare goffamente dalla sfera.

Reggina che strappa con fortuna un punto di platino, non meritato a differenza di quanto accaduto la scorsa settimana contro il Taranto. Amaranto che evitano di accomodarsi all’ultima piazza, ed è questa l’unica consolazione di una gara che ha confermato lacune e difficoltà evidenti nella formazione di Zeman.

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