La Reggina fa ‘risorgere’ il Matera. In trasferta solo lacrime per gli amaranto

Regginacasertana

di Pasquale Romano – Dopo il due, non c’è il tre. Reduce dal pareggio di Castellamare e la vittoria sulla Casertana, la Reggina manca il terzo risultato utile consecutivo, cadendo sul campo di un Matera improvvisamente ‘risorto’ dopo le ultime cinque sconfitte. Per gli amaranto il cammino esterno continua ad essere un incubo, contro i lucani infatti arriva la nona sconfitta in quindici gare.

Zeman conferma il 3-5-2 delle ultime settimane, i problemi fisici accusati da Romanò e De Francesco obbligano il boemo a cambiare due pedine sulla linea mediana. C’è Maesano sulla corsia di destra, mentre Knudsen affianca Botta e Bangu nel cuore del gioco. In avanti fiducia alla coppia di centravanti Coralli e Bianchimano, solo panchina per Leonetti.

Inizia la gara, il Matera fa capire di subito che è ora di porre fine all’emorragia di sconfitte. Lucani particolarmente attivi sulla sinistra, Reggina alle corde sin dai primi minuti. Un sinistro di Strambelli e un destro di Lanini, entrambi facile preda di Sala, rappresentano gli squilli prima del gol che sblocca la gara. Sugli sviluppi di un calcio di punizione, l’ex amaranto Di Lorenzo in girata disegna una parabola che trova Sala colpevolmente impreparato. Per il portiere amaranto, è l’ennesima topica di una stagione da dimenticare.

Trovato il vantaggio, la squadra di Auteri insiste e prosegue nella pressione costante. Al minuto 22 Lanini calcia alto, pochi secondi più tardi Casoli da posizione defilata non trova la porta. La Reggina non riesce a superare la metà campo, si assiste ad un monologo dei padroni di casa con le punte amaranto isolate e i due esterni in costante ripiegamento difensivo.

Al 26′ il Matera trova, dal dischetto, un raddoppio meritato. De Vito atterra Negro, l’arbitro prima concede la punizione dal limite, poi assegna il penalty dopo un conciliabolo con il guardialinee. Dal dischetto lo stesso Negro non sbaglia, Reggina che in meno di mezz’ora si ritrova un Everest da scalare. Un problema muscolare costringe Botta al cambio, il doppio svantaggio induce Zeman a mutare l’assetto tattico. Dentro Leonetti, Reggina che prova la rimonta con il 3-4-3, stesso modulo dei padroni di casa.

L’encefalogramma della Reggina però rimane piatto, mentre il Matera con la rapidità degli esterni offensivi e scambi ravvicinati mette in costante apprensione gli amaranto. Prima dell’intervallo, lucani vicini al tris con Strambelli, sinistro a giro di poco a lato. Inizia la ripresa, discreto l’avvio della Reggina che riesce finalmente a presentarsi dalle parti di Tozzo. E’ solo un’illusione, al settimo il Matera sfiora nuovamente il tris, pronta stavolta la risposta di Sala sulla girata di Lanini.

Superata l’ora di gioco, il Matera abbassa comprensibilmente i ritmi di gioco, il doppio vantaggio permette di controllare e gestire la contesa. La Reggina nel finale potrebbe riaprire la gara con Leonetti, che servito da Porcino supera Tozzo. Il direttore di gara però annulla, per una posizione di off-side dell’ex Lumezzane. Il gol dell’ex trovato da Di Lorenzo, viene sfiorato da De Rose: al minuto 85 il centrocampista lucano con un destro dalla distanza timbra la traversa. Matera ripetutamente ad un passo dal tris: Strambelli con un sinistro deviato sfiora il palo, l’ultima chance è per Di Lorenzo che si vede la doppietta negata da Sala.

Finisce 2-0, risultato che forse va stretto ai padroni di casa per quanto creato nell’arco dei novanta minuti. Non uno, bensì due passi indietro per la Reggina, che registra una netta involuzione rispetto alle ultime uscite. Fragili e senza idee, gli amaranto non sono mai davvero entrati in partita. Nel prossimo turno al Granillo arriverà la Vibonese, si tratta di uno spareggio salvezza drammatico. L’alternativa alla vittoria, è un lungo sospiro con la speranza di evitare (prima ancora dei play-out) la retrocessione diretta…