Laganà, tra l’amore per la Reggina e le foto ai fenomeni del calcio. E quell’abbraccio con Cirillo…


di Michele Favano – Quando la passione diventa professione, quando l’amore per una squadra avvia il tuo percorso lavorativo. Una bellissima storia quella che ci racconta Maurizio Laganà, che diventa fotografo quasi per caso ed oggi è collaboratore di una delle più importanti agenzie del panorama nazionale. Scatti storici, la capacità e la bravura nell’immortalare momenti indimenticabili, la conquista delle prime pagine dei grandi giornali e quell’amore viscerale verso la squadra della sua città, la Reggina.

“Tutto nasce dalla passione, che inizialmente non è per la fotografia ma per la Reggina. Erano gli anni di Nevio Scala, una squadra entusiasmante e coinvolgente in quella stagione conclusa con la promozione in serie B dopo lo spareggio di Perugia.

Insieme alle attenzioni che rivolgevo alla Reggina, ero particolarmente affascinato da quel settore in cui sostegno ed incitamento erano incessanti e determinanti per i risultati della squadra, la curva, il cuore del tifo. I primi scatti arrivano qualche anno dopo e risalgono alla stagione 91-92.

Una forma di cortesia da parte degli addetti ai lavori mi consentiva, non essendo autorizzato, l’ingresso in campo per immortalare le coreografie dei nostri tifosi. Ero un collezionista e come tale scambiavo gli scatti con altri appassionati delle squadre avversarie, fotografie che poi venivano pubblicate sulla rivista “Supertifo”.

La svolta per quello che riguarda la mia professione, la promozione della Reggina in serie A. La mia prima partita all’interno del rettangolo di gioco a Bologna che, tra l’altro ha segnato anche una data storica per la Reggina, visto che si è conquistata la prima vittoria in serie A. Il mio servizio serviva per la pubblicazione delle foto sulla rivista Amaranto New Team, il periodico di quel tempo che veniva distribuito gratuitamente allo stadio.

Da quel momento ci sono state possibilità di confronto con altri colleghi e percorsi nuovi che si sono aperti. Nel frattempo continuavo a lavorare per il periodico che raccontava le vicende della squadra amaranto. Tra i ricordi più incredibili, rimane indelebile quella immagine che riguardandola mi emoziona ancora, ma per il gesto fatto, sinceramente mi ha fatto rendere conto di essere stato poco professionale. Stadio Olimpico, era la Roma di Capello e Totti ed allo stadio, oltre ai 50.000 tifosi giallorossi, ben 10.000 supporters della Reggina. Cozza porta in vantaggio la squadra allora guidata da Colomba e con il trascorrere dei minuti si assapora il gusto dell’impresa. Che si concretizza a pochi minuti dalla fine con la corsa sulla destra di Bruno Cirillo e quel gol preziosissimo e magico.

La corsa di Cirillo prosegue oltre il rettangolo di gioco, esulta con le lacrime agli occhi, gli vado incontro e rimaniamo abbracciati a terra. In quel momento ci arriva di tutto dal settore dei tifosi della Roma, ma la gioia era superiore a qualsiasi altra cosa. Tutto bellissimo ed emozionante, riguardando però le immagini a distanza di tempo mi sono reso conto di aver fatto un gesto poco professionale, ma ero davvero alle prime armi e soprattutto mi sono reso conto di aver perso uno scatto che sarebbe rimasto nella storia. In quel momento il mio unico pensiero era la Reggina e quella vittoria vitale quanto inaspettata.

Il primo servizio vero, per un’agenzia importante (la Liverani) in Reggina-Siena stagione 2001-2002. L’anno dopo, con gli amaranto di nuovo nella massima serie, il grande passaggio all’Agenzia Grazia Neri dove conosco il mio attuale direttore Roberto Rean Cont della Getty Images.

laganà nikkan

Già in quella stagione le mie prime partite importanti come Inter-Milan, Roma-Milan e Lazio-Juve, mi sembrava tutto incredibile pensando ai miei inizi. L’altra svolta è rappresentata dall’arrivo alla Reggina del giapponese Nakamura e da qui parte una collaborazione con Nikkan Sports che dura tre anni. Per un altro giornale giapponese il Gakken curo due servizi, uno per il nostro Nakamura, l’altro per Alessandro Del Piero, il quale ci ha ospitato in casa sua. Emozione unica.

laganà del piero

Vi racconto un aneddoto che sanno in pochi. Ci preparavamo a quello che per tutti noi era l’appuntamento della vita, l’amichevole della Reggina contro il Real Madrid. Si partiva da Spoleto dove la squadra era in ritiro, destinazione Graz, ovviamente in aereo. Tempo bruttissimo, fortissime turbolenze ed una paura generale con una sorta di liberazione nel momento in cui il piccolo velivolo è atterrato. Da una parte la felicità di un incontro che è rimasto nella storia, perché non è cosa di tutti i giorni incontrare gente come Raul, Sergio Ramos, Batista, Van Nistelrooy, dall’altra una sensazione che tutti si portavano dentro di aver scampato un grossissimo pericolo.

La mia foto più bella? Certamente lo scatto dopo il gol e l’esultanza di Emiliano Bonazzoli valido per la vittoria nello spareggio di Bergamo contro l’Atalanta. laganà bonazzoli

Quella più importante? L’esultanza di Inzaghi nella finale di Champions vinta dal Milan contro il Liverpool e quella di Higuain che con il suo 36° gol ha stabilito il record di reti nel campionato italiano. Il Pipita mi ha fatto guadagnare lo scatto in prima pagina su Gazzetta dello Sport e Corriere dello Sport.

laganà inzaghi

E’ stato un crescendo di soddisfazioni insieme alla gratificazione di essere inviato per appuntamenti prestigiosi, perché con la Champions sono arrivate anche le partite della Nazionale Italiana.

Tanti i personaggi conosciuti personalmente come Del Piero, Buffon, Chiellini, Tavecchio, Verratti, Zanetti, Borriello e tanti altri.

laganà puma

L’agenzia per la quale lavoro è quella ufficiale della Juventus, quindi della migliore società italiana in questo momento e di una delle più importanti a livello internazionale.

Il mio sogno? Fotografare una partita di Coppa del Mondo e magari una finale dove ci sia la nazionale Italiana”.

laganà Record Higuainlaganà gazzetta sport

logo community