Reggio, lavoro nero e reddito di cittadinanza: imprenditore deferito alla Procura
Il titolare un’azienda di import export di carni è stato deferito per violazione delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro
18 Settembre 2021 - 08:51 | Comunicato
A Gallico, i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità – N.A.S e del Nucleo Ispettorato del lavoro – N.I.L. di Reggio Calabria, hanno deferito in stato di libertà alla Procura di Reggio Calabria, il titolare un’azienda di import export di carni per violazione delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Controlli dei Carabinieri in un’azienda di Gallico
Nello specifico, i militari hanno sottoposto ad ispezione l’azienda per verificare la filiera di importazione delle carni, immesse sul mercato a favore di macellerie e supermercati in Calabria e Sicilia, e tuttavia sebbene non abbiano riscontrato irregolarità igienico sanitarie, sono emerse gravi difformità in tema di sicurezza sul lavoro e prevenzione Covid.
Al momento del controllo, i militari, infatti, hanno constatato che nessuno dei dipendenti indossava nè i guanti, nè le mascherine, oltre che l’assenza di qualsiasi dispositivo anti-infortunistica, inoltre gli unici estintori presenti avevano validità scaduta da oltre due anni.
Identificati tutti i dipendenti, i carabinieri del NIL hanno accertato che quattro di essi risultavano essere impiegati “in nero”, di cui due percettori del reddito di cittadinanza già da 10 e 7 mesi. I due, pertanto, sono stati segnalati all’INPS al fine di far decadere il beneficio.
Al titolare dell’azienda verranno elevate, inoltre, sanzioni per oltre 15.000 euro.