L'emozione di ritrovare il Granillo, la tristezza di vederlo vuoto

"Ci sarebbero stati 20.000 tifosi" ha dichiarato il Ds Taibi

La stagione della Reggina è ufficialmente partita con la gara di esordio a Salerno. Un pareggio conseguenza di una buona prestazione complessiva, nella partita in cui è già emersa una buona personalità, idee di gioco abbastanza chiare ed ovviamente anche degli aspetti che vanno migliorati. La squadra è ben costruita, con gli innesti di Cionek, Vasic e probabilmente Situm diventa completa ed ancor più competitiva, per affrontare una stagione che si presenta come la più difficile e strana di sempre. Il primo aspetto è stato ribadito anche da chi questa categoria la conosce e la gioca da una vita, la stranezza è rappresentata da questa emergenza covid che ne ha condizionato la preparazione di tutti e continua a rendere complicata anche la quotidianità.

A tale proposito, l’atteso esordio al Granillo dopo quasi sette mesi dall’ultimo confronto interno con il Monopoli, la Reggina lo giocherà mercoledi 30 settembre in occasione del match di Coppa Italia contro il Teramo. Sarà una grande emozione ritornare al Granillo, insieme alla tristezza di vederlo vuoto, vista l’impossibilità ancora esistente di accesso per i tifosi. E sabato sarà ancora Reggina in casa ma per il campionato. “Peccato, ci sarebbero stati 20.000 tifosi”, ha dichiarato il Ds Taibi