Reggio, a 35 mt d'altezza sei ancora più bella. Basta non voltarsi verso il lido

Ennesimo paradosso della nostra città, questa volta vissuto a 35 metri d'altezza dalla ruota panoramica

Che Reggio Calabria fosse una delle città più belle al mondo, già lo sapevamo. Con l’affaccio sulla Sicilia che si mostra sempre cangiante e dai mille volti, bagnata dalle acque dello Stretto, Reggio gode di una posizione geografica privilegiata e senza eguali.

In questi giorni poi, grazie alla luce primaverile e ai primi tramonti che anticipano la voglia d’estate, Reggio mostra il meglio di sé. E con l’arrivo della ruota panoramica, vista dall’alto, la città emoziona ancora di più. Lo sguardo, a 35 metri di altezza, viene rapito prima dalla maestosità del mare, con le sue infinite tonalità di blu, poi dallo splendido paesaggio che, nel suo insieme, offre, in ogni suo centimetro, scorci unici ed esclusivi.

Ma Reggio, ahinoi, come spesso ci fanno notare i nostri lettori, non è solo tramonti e paesaggi. Ma purtroppo anche degrado, incuria e abbandono. Da un lato le meraviglie e gli scenari poetici donati da madre natura, dall’altro le tante incompiute e gli innumerevoli angoli abbandonati della città, in pieno degrado, lasciano spazio alla desolazione.

Reggio Calabria, lo sappiamo, vive un eterno paradosso.

Contraddizioni costanti e decennali di cui ogni reggino ne è pienamente consapevole. Oggi l’ennesimo controsenso lo percepiamo a 35 metri d’altezza, proprio dal punto più alto della ruota panoramica, installata nei pressi della stazione Lido. Prima il panorama della città e dello Stretto che lascia senza fiato, con il suo chilometro più bello d’Italia, poi il colpo al cuore, con la visione del lido comunale.

Una struttura storica, quella del lido Genoese Zerbi mai decollata. La povera Torre Nervi, che dall’alto sembra chiedere aiuto, circondata da un’area spoglia e priva di vita, non è mai stata valorizzata. Perdendo così, negli anni, il suo antico splendore.

Il lido comunale si presenta, anche a ridosso dell’estate 2024, abbandonato ed incompleto. L’amministrazione è al lavoro per il recupero della struttura e per la riapertura anche parziale del lido ma è difficile immaginare, anche nella migliore delle ipotesi un cambiamento radicale per la prossima estate. Al momento l’unica nota positiva è rappresentata da una passerella pedonale in legno pregiato, nuova di zecca, ma alquanto inutile e senza senso (almeno al momento) visto il contesto in cui si trova.

Ci chiediamo, a sole due settimane dall’arrivo di Ryanair a Reggio Calabria, cosa penseranno i tanti turisti che si affacceranno a 35 metri d’altezza.

Di sicuro rimarranno a bocca aperta e senza fiato. Speriamo sia solo per il panorama…d’altronde basta non voltarsi verso il lido comunale.