'Ndrangheta e fede: le linee guida della Conferenza Episcopale Calabra

La Chiesa calabrese dice "no ad ogni forma di mafia". Di seguito il contenuto delle linee guida approvate dalla Cec

«No ad ogni forma di mafie! – Linee guida per un “sentire e agire comuni” del clero, dei consacrati e dei fedeli laici delle Diocesi di Calabria». 

La Conferenza episcopale calabra (Cec) ha sottoscritto e diffuso, in questi giorni, le linee guida per favorire un’azione comune di clero, consacrati e laici nel contrasto alle mafie e per la promozione della cultura della legalità.

‘Ndrangheta e fede

La Chiesa è la comunione gerarchica dei fedeli (vescovi, presbiteri, diaconi, persone di vita consacrata, laici), incarnata in un territorio, con la missione di indicare, a tutti coloro che sono in ricerca di “ragioni di vita eterna”, quanto viene oggi annunciato da Gesù Cristo, Signore della storia. Tale antico e sempre nuovo compito di evangelizzazione risulta particolarmente urgente per le Chiese particolari di Calabria, terra in cui il buon grano del Vangelo rischia di essere talvolta soffocato dalla zizzania della mafiosità e delle mafie, che purtroppo risultano ancora ben organizzate e operanti sia dentro, sia fuori il territorio regionale”.

Linee guida della Cec

“Allo scopo di promuovere e sostenere i tanti movimenti e gesti positivi delle nostre Comunità cristiane nel contrasto della prassi ’ndranghetista contraria al Vangelo e di indicare, con l’annuncio di liberazione da ogni forma di male, i principi etici per il superamento delle tendenze negative, come Vescovi di Calabria siamo già intervenuti in questi anni, a più riprese. Alla luce di tali documenti pastorali, nel corso di questi anni, dopo ponderata riflessione collegiale, sono maturate le presenti Linee guida articolate in due parti”.

All’interno del documento sono attenzionati, in particolar modo 8 punti fondamentali:

  1. Attività di annuncio del Vangelo, di catechesi e di formazione permanente.
  2. Celebrazione dei sacramenti di Iniziazione cristiana e delle Nozze.
  3. Feste religiose e patronali.
  4. Processioni e pie pratiche tradizionali.
  5. Esequie religiose di mafiosi.
  6. Fonti di comunicazione e informazione.
  7. Commissione diocesana per l’attuazione delle Linee guida.
  8. Impegni peculiari dei Vescovi.

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