L’inglese Oliver Bridge si conferma campione europeo di Kitesurf, nella specialità Race. 1621


Oliver Bridge, 18 anni, è, per la seconda volta consecutiva, campione europeo di kitesurf, specialità “race”. Come lo scorso anno, il giovane rider inglese si fregia del titolo di “principe” d’Europa nella acque di mare antistanti il parco balneare, ed organizzatore locale dell’evento sportivo, “Hang Loose Beach”, a Gizzeria, sulla costa tirrenica Catanzarese, in Calabria (Italy). L’European Kitesurf Championship, con le gare oggi, ha chiuso i battenti dopo quattro giorni intensi di competizioni in cui sono stati un centinaio gli atleti, provenienti da tutto il mondo, che si sono sfidati in due specialità di questa disciplina sportiva, il “race” ed il “free style”. Alle spalle di Bridge, e anche il primo dei nove italiani in gara, è arrivato il molisano Riccardo Andrea Leccese. E dopo un avvio non proprio brillante, ha saputo offrire, alla fine, una buona prestazione il campione del mondo in carica, il tedesco Florian Gruber, che è riuscito a salire sul terzo gradino del podio. “Quest’anno le gare sono state più veloci, ed il vento , in alcune occasioni, è stato molto intenso, creando non poche difficoltà”, ha detto Bridge, la cui attenzione, ora, sarà rivolta ai mondiali in programma in Turchia il prossimo 20 agosto. Tra le donne il titolo è andato alla russa Elena Kalinina, la cui leadership non è mai stata messa in discussione nelle quattro giornate di gare. Del resto l’intero podio, alla fine, è rimasto invariato sin dall’inizio. Quindi, anche alla fine, alle spalle di Kalinina si sono piazzate Astrid Berz, svizzera, seconda, e Tatiana Sysoeva, russa, terza. “Sono, ovviamente, contenta per la vittoria – ha detto Kalinina – e farò tesoro di questa esperienza per i campionati iridati turchi”. Nella specialità del “free style”, lo ricordiamo, le sfide si sono esaurite in due giornate di gare, e già ieri il mare aveva pronunciato il verdetto: titoli europei per il tedesco Mario Rodwall, nella categoria maschile, e per la ceca Paula Novotna, in quella femminile.Per l’intera manifestazione, il sole calabrese non è mai mancato, mentre il vento, seppure sempre presente e sufficiente a garantire la prestazione degli atleti del “race”, in un paio di occasioni non è stato abbastanza costante o, comunque, non in grado di permettere le gare del “free style”. Il campionato europeo di Gizzeria ha inaugurato, prima volta in Italia, l’impiego dei kitesurf cassonati che non hanno necessità di essere gonfiati con le pompe ma raccolgono l’aria e si autogonfiano. Ma l’European Kitesurf Championship di Gizzeria è stato anche caratterizzato da tutta una serie di eventi che si sono svolti di giorno, ma anche di sera, nel parco balneare “Hang Loose Beach”. Tra momenti di musica, con i collegamenti radionifici a diffusione nazionale, con l’emittente “M2O”, e interregionale, con “Studio 54 Netowrk”, che hanno animato le notti di atleti e turisti. L’organizzazione locale non ha trascurato neppure l’impegno sociale e civile. Sulla spiaggia di “pesce e anguille”, come si chiama la località che ha ospitato la manifestazione, è approdato Fortunato Longo, un canoista di origini calabresi che ha affrontato una navigazione in “stand up paddle” (si sta in piedi sulla tavola da windsurf e si avanza con l’aiuto del remo) da Venezia a Lamezia Terme per portare all’attenzione dell’opinione pubblica il lavoro di “Emergency”. Ed ora, gli organizzatori locali, Luca Valentini e Carmelo Cammarisano, auspicano di poter ospitare, quanto prima, un Campionato del Mondo. 

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