”Lockwood’s Age” primo libro dell’esordiente autrice reggina Debora Guzzo


di Eva Curatola“-È fuori discussione. Voglio qualcosa che mi faccia divertire, non ammazzare. Accavallai una gamba e incrociai le braccia al petto, tanto per dare più enfasi alla frase. – Sei troppo melodrammatica. Prima dici di voler fare la ribelle, poi ti tiri indietro con la coda fra le gambe.”

Cominciano così le avventure di Eloise Lockwood, figlia e studentessa perfetta, e della sua migliore amica, Gwendolyn Criseyde.

Eloise, incarna perfettamente lo stereotipo di adolescente  figlia del Presidente. E’ ricca, furba e bella e soprattutto sa ciò che vuole e come ottenerlo. Unica crepa della sua (apparente) vita perfetta è la scomparsa della madre e del fratello; eventi che, anche se non sembra, l’hanno segnata nel profondo. Gwen è l’unica a cui Eloise abbia permesso di valicare le mura costruite intorno a sè. Ben presto la nostra protagonista deciderà però di spezzare la sua movimentata routine, fatta di scuola e attività di ogni genere (equitazione, scherma ecc.),  per andare alla ricerca di qualcosa di più stimolante. Sarà proprio questa scelta di trasgredire a cambiare per sempre la sua vita e quella di Gwen.

Le vicende narrate ruoteranno quindi intorno alle due adolescenti e ai guai che sembrano attrarre, come falene al fuoco (anche se in fondo si sa, è prerogativa degli adolescenti ficcarsi nei guai).

La storia dell’esordiente autrice reggina Debora Guzzo è inizialmente ambientata a Lockwood, ma il viaggio delle due amiche proseguirà nei luoghi più disparati, raggiungibili con lunghe camminate, ma situati decisamente ai confini della realtà. Il viaggio sarà volto alla ricerca di “persone” che possano svelare la verità che Eloise tanto brama. Perchè è stato istituito un coprifuoco alle 7 di sera? Perchè chiunque venga trovato fuori di casa dopo quell’ora viene arrestato o scompare? E il padre di Eloise, Daniel Lockwood cosa ha a che fare con tutta questa storia? Tanti sono gli interrogativi che troveranno risposta nel corso delle pagine.

A rendere ancora più intrigante la storia, saranno le controparti maschili di Eloise e Gwen: Sam Von Klein, vampiro tenebroso e Dimitry, licantropo mercenario.

Quello creato dalla nostra scrittrice è un mondo fantastico, fatto si di vampiri e licantropi, ma anche di angeli, demoni, elfi e streghe; tutte creature descritte e classificate fin nei più piccoli dettagli. Insomma un urban fantasy in piena regola.

Oggi Debora si racconta a CityNow, parlandoci di ”Lockwood’s Age” e della sua passione per la scrittura:

A cosa è dovuta la scelta di genere del libro?

“E’ il genere che conosco meglio, ma sono una di quelle lettrici che ama variare e passa dall’urban fantasy al romanzo storico come se nulla fosse. La mia scelta però è dovuta ad un altro motivo, questo genere è uno fra i più letti del momento, ma anche uno fra i più sottovalutati. Sono dell’idea che ogni libro sia unico e che i gusti siano soggettivi; molti libri vengono screditati e definiti “commerciali”, solo perchè non trattano temi impegnativi. Io ad esempio sono stata innamorata di Mr.Darcy con la stessa intensità con la quale ho amato Edward Cullen, e anche se quest’ultimo non resterà nella storia è stato comunque un grande amante.”

Fra le pagine del libro sono visibili i tratti distintivi dei grandi e famosi autori del genere, ma si è trattata di una scelta consapevole?

“A primo impatto avrei detto di no, ma rileggendolo ho notato io stessa che, si, è presente l’influenza di altri autori. Lockwood’s Age rappresenta un mix tra gli intrighi del Trono di Spade e il sovrannaturale di Shadowhunters. Per la trama ho preso ispirazione dalla mia materia preferita, storia. Il senso dell’umorismo, invece, è tutto mio.”

Ma da dove nasce la, cosi spiccata, passione per la scrittura della nostra giovane autrice?

“La mia passione per la scrittura nasce di pari passo con quella per la lettura. Fino all’età di tredici anni non ho mai toccato un libro, poi un’amica mi convinse a comprarne uno; da quel momento in poi è stato tutto automatico. Da bambina arrivata la sera, mi mettevo a letto e immaginavo sempre di avere un potere nascosto e scappare insieme ai miei protagonisti preferiti (Ciao, Inuyasha), quello è stato l’inizio di una fantasia che non sono mai più riuscita a tenere a freno. Scrivere e leggere sono il mio modo per evadere, e la mia vera vita è tra quelle pagine.”

Quando comincia a prendere realmente forma “Lockwood’s Age”?

“Frequentavo il primo superiore, era uno di quei sabati sera in cui preferisci di gran lunga stare a casa a guardare un bel film; ero con due mie carissime amiche e ricordo di aver chiesto loro “Perchè non scriviamo una storia?”. Scrivemmo la bellezza di centoundici capitoli, dopodiché tra scuola e altri impegni fummo costrette ad abbandonarla, così presi Eloise, Gwen, Sam e Dimitry e decisi che ormai erano troppo “vivi” per dimenticarli e basta, e li inserì come protagonisti nella storia che stavo ideando. Fu’ un po’ triste non poter più scrivere a sei mani, ma le mie amiche mi hanno sempre sostenuta.”

C’è qualcosa di Debora Guzzo in Eloise Lockwood, la protagonista del tuo libro?

“Inizialmente Eloise era semplicemente ciò che io sarei voluta essere, coraggiosa, carismatica, affascinante, capace di ribaltare qualcosa con la sua sola presenza. Con il tempo ho capito che quella ragazza ero davvero io, solo non me n’ero ancora resa conto. Scrivendo sono maturata insieme a lei; anche per questo ho deciso di mettere online il libro nonostante la paura, la timidezza: non che Eloise ne sia priva, ma ha deciso che non basteranno a fermarla.”

Hai già deciso se questo primo libro si trasformerà in una trilogia o in una saga? Svela qualche anteprima ai tuoi affezionati lettori

“Ci saranno altri libri, questo è certo, ma non saprei dire quanti. So già come continuare e concludere la storia, è tutto appuntato, ma non saprei calcolarne la lunghezza. Ad ogni modo: dopo questa saga ne seguirà un’altra, già pronta e che non aspetta altro che essere scritta. Lo vedrete molto presto! Il secondo libro è già in corso e vedrà un’Eloise un po’ più oscura, a metà tra l’adolescente che era e la donna spietata che tutti vorrebbero lei diventasse. Alla fine capirà con certezza quale maschera indossare”.

La storia è coinvolgente, ricca di descrizioni cosi minuziose che ci troveremo catapultati al fianco di Eloise; fra le righe si coglie anche un pizzico (o forse più) di sano umorismo che renderà ancor più piacevole la lettura; si tratta di uno di quei libri da leggere tutto d’un fiato!

“Era una ragazza bella, al naturale, senza trucchi o lunghe sedute dal parrucchiere. Anche io ero al naturale, i ”trucchi e le lunghe sedute dal parrucchiere” accentuavano soltanto la cosa.”

Per concludere chiediamo alla nostra autrice cosa consiglia ai tanti ragazzi che come lei vorrebbero pubblicare un libro? La risposta non tarda ad arrivare, e infonde un gran coraggio in chi ha sempre avuto dei dubbi sul futuro delle proprie parole.

“Cito una frase dell’ultimo libro che ho letto: “La paura non si può vincere, si può solo controllare”. Se prima di pubblicare aspettate che questa passi, non lo farete mai, invece affrontatela di petto e siate più forti di lei!”

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