Low cost, in che giorni conviene volare. Mr Ryanair al Corriere: 'I maggiori sconti? A Trieste e Reggio'

"Ryanair aumenta l’offerta e tiene basse le tariffe, anche nei periodi di picco. Basta prenotare per tempo" l'intervista all'ad Michael O’Leary

Per Michael O’Leary, amministratore delegato del gruppo Ryanair, in Italia ci sono “milioni” di biglietti low cost. Ai microfoni del Corriere l’ad del vettore irlandese da poco arrivato anche a Reggio Calabria sostiene convinto la linea aziendale:

“Ryanair aumenta l’offerta e tiene basse le tariffe. A differenza di altre aviolinee che riducono la loro presenza nel Paese e quindi alzano i prezzi. Basta un semplice controllo sul nostro sito per accorgersi di quanti posti a cifre convenienti stiamo mettendo in vendita”.

O’Leary interviene sulla polemica del presidente dell’Ente nazionale per l’aviazione civile del nostro Paese, che ha parlato di fine dei voli low cost.

Dichiara O’Leary:

“Lui deve rispettare la legge europea che stabilisce una cosa molto semplice: le compagnie aeree sono libere di fissare i prezzi. E non deve dire falsità. Parla di un oligopolio in Italia. Cosa non vera. Abbiamo il 36% del mercato. Le tariffe a 0,99 o 4,99 euro non si vedono più? È così. Ma sono stato io, due anni fa, a dire per primo che con il barile del petrolio a 80-100 dollari non sono più possibili i biglietti nemmeno a 9,99 euro, figurarsi più bassi. Ma abbiamo centinaia di migliaia, che dico, milioni di posti in vendita a meno di 29,99 euro”.

Prosegue il manager:

“Il martedì e la seconda settimana di maggio ci sono un sacco di sedili a 14,99 e 19,99 euro. Ma se si vuole viaggiare un venerdì, magari prima di un lungo ponte, di posti a quelle cifre ce ne sono pochi perché tutti vogliono viaggiare. Ci sono anche per il venerdì — e pure il lunedì per l’eventuale rientro a casa — migliaia di posti a 19,99, 24,99 e 29,99 euro. Questo comprende i periodi di picco. Basta prenotare per tempo“.

Spiega l’ad Michael O’Leary:

“La nostra offerta in Italia aumenterà del 10% nella stagione estiva 2024 (che nel trasporto aereo va da fine marzo a fine ottobre, ndr). In generale i prezzi saliranno del 5-10% non perché c’è un oligopolio, come dice il presidente dell’Enac, ma per tutti i problemi dovuti alle consegne degli aerei. Con quel 10% di offerta in più dobbiamo tenere a bada le tariffe. Abbiamo messo in vendita un maggior numero di sedili a cifre convenienti. Soprattutto a Reggio Calabria e Trieste. E in generale in tutte le nuove rotte. Nel periodo aprile 2023-marzo 2024 abbiamo trasportato 183 milioni di passeggeri nel nostro intero network che hanno pagato in media 44 euro a tratta. Questo vuol dire che alcuni hanno sborsato 200 euro, ma la maggior parte ha speso una cifra decisamente più bassa. I servizi extra come scelta del posto, bagaglio..? Parliamo di 20 euro, sempre in media, a passeggero. Quindi se consideriamo anche questa voce la tariffa media totale sborsata è stata di 64 euro”.

Assaeroporti, la principale associazione degli scali in Italia, chiede al governo di ridurre l’addizionale comunale dagli attuali 6,5 euro a 2,5 euro. Che ne pensa?

“Non è sufficiente. Dovrebbero proprio toglierla del tutto“.

La stessa Assaeroporti  nel report di febbraio degli scali italiani parla di 10,6 milioni di passeggeri effettivi, +18% sullo stesso mese del 2023 e +12% rispetto a cinque anni fa, pre Covid. Conclude così l’ad Ryanair O’Leary:

“Posso assicurare che quei viaggiatori in più li ha quasi tutti trasportati Ryanair”.