Per Michael O’Leary, amministratore delegato del gruppo Ryanair, in Italia ci sono “milioni” di biglietti low cost. Ai microfoni del Corriere l’ad del vettore irlandese da poco arrivato anche a Reggio Calabria sostiene convinto la linea aziendale:
“Ryanair aumenta l’offerta e tiene basse le tariffe. A differenza di altre aviolinee che riducono la loro presenza nel Paese e quindi alzano i prezzi. Basta un semplice controllo sul nostro sito per accorgersi di quanti posti a cifre convenienti stiamo mettendo in vendita”.
O’Leary interviene sulla polemica del presidente dell’Ente nazionale per l’aviazione civile del nostro Paese, che ha parlato di fine dei voli low cost.
![Ryanair a Reggio, Franchini a 360° tra lavori al T.Minniti, obiettivi e una richiesta al Comune](https://www.citynow.it/wp-content/uploads/2024/02/ryanair-reggio-calabria-tito-minniti-10-200x200.jpeg)
Dichiara O’Leary:
“Lui deve rispettare la legge europea che stabilisce una cosa molto semplice: le compagnie aeree sono libere di fissare i prezzi. E non deve dire falsità. Parla di un oligopolio in Italia. Cosa non vera. Abbiamo il 36% del mercato. Le tariffe a 0,99 o 4,99 euro non si vedono più? È così. Ma sono stato io, due anni fa, a dire per primo che con il barile del petrolio a 80-100 dollari non sono più possibili i biglietti nemmeno a 9,99 euro, figurarsi più bassi. Ma abbiamo centinaia di migliaia, che dico, milioni di posti in vendita a meno di 29,99 euro”.
Prosegue il manager:
“Il martedì e la seconda settimana di maggio ci sono un sacco di sedili a 14,99 e 19,99 euro. Ma se si vuole viaggiare un venerdì, magari prima di un lungo ponte, di posti a quelle cifre ce ne sono pochi perché tutti vogliono viaggiare. Ci sono anche per il venerdì — e pure il lunedì per l’eventuale rientro a casa — migliaia di posti a 19,99, 24,99 e 29,99 euro. Questo comprende i periodi di picco. Basta prenotare per tempo“.
Spiega l’ad Michael O’Leary:
“La nostra offerta in Italia aumenterà del 10% nella stagione estiva 2024 (che nel trasporto aereo va da fine marzo a fine ottobre, ndr). In generale i prezzi saliranno del 5-10% non perché c’è un oligopolio, come dice il presidente dell’Enac, ma per tutti i problemi dovuti alle consegne degli aerei. Con quel 10% di offerta in più dobbiamo tenere a bada le tariffe. Abbiamo messo in vendita un maggior numero di sedili a cifre convenienti. Soprattutto a Reggio Calabria e Trieste. E in generale in tutte le nuove rotte. Nel periodo aprile 2023-marzo 2024 abbiamo trasportato 183 milioni di passeggeri nel nostro intero network che hanno pagato in media 44 euro a tratta. Questo vuol dire che alcuni hanno sborsato 200 euro, ma la maggior parte ha speso una cifra decisamente più bassa. I servizi extra come scelta del posto, bagaglio..? Parliamo di 20 euro, sempre in media, a passeggero. Quindi se consideriamo anche questa voce la tariffa media totale sborsata è stata di 64 euro”.
Assaeroporti, la principale associazione degli scali in Italia, chiede al governo di ridurre l’addizionale comunale dagli attuali 6,5 euro a 2,5 euro. Che ne pensa?
“Non è sufficiente. Dovrebbero proprio toglierla del tutto“.
La stessa Assaeroporti nel report di febbraio degli scali italiani parla di 10,6 milioni di passeggeri effettivi, +18% sullo stesso mese del 2023 e +12% rispetto a cinque anni fa, pre Covid. Conclude così l’ad Ryanair O’Leary:
“Posso assicurare che quei viaggiatori in più li ha quasi tutti trasportati Ryanair”.