Luca Gallo si racconta a Gianluca di Marzio e fa una clamorosa rivelazione di mercato

"Ai reggini dico: non vi annoierete". Parla di Menez, Mastour, Lafferty e tanto altro

Una lunga ed interessante intervista quella realizzata dal sito gianlucadimarzio.com con il presidente della Reggina Luca Gallo. Una introduzione sugli inizi, le difficoltà, la famiglia. Di seguito riportiamo la parte in cui il massimo dirigente parla di Reggina, obiettivi raggiunti ed ambizioni: “Quando sono arrivato le condizioni erano a dir poco disastrose. I giocatori non prendevano lo stipendio da mesi. Ogni calciatore aveva una sola maglia che un magazziniere – anche lui non pagato – puliva, lavava e riconsegnava agli atleti. Bastava un contrasto o una trattenuta per creare un problema. E la situazione per gli allenamenti era drammatica: veniva affittato per il tempo necessario un campo a Gallico, poco lontano da Reggio. Un campetto che ovviamente poteva essere prenotato anche da gruppi di amici o dopolavoristi per le loro partitelle. E la Reggina doveva attendere il proprio turno, come un gruppo amatoriale. Era un disastro, anche perché sentivo la città lontana dalla squadra”.

Business e anima: marchio riacquisito, riappropriazione del centro sportivo Sant’Agata, istituzione di una splendida sede in centro e creazione di uno store ufficiale“Ho pensato a mettere le basi per una società sana, poi però nel calcio servono anche i successi sportivi. E per quello mi sono affidato a due professionisti eccellenti: il direttore sportivo Massimo Taibi e l’allenatore Toscano”.

Jeremy Menez“L’idea ci è venuta durante il lockdown, parlando con Massimo (Taibi). Solo che il giocatore tentennava, come fanno le belle donne quando si fanno desiderare. Un giorno il direttore mi disse che Menez voleva parlarmi, facendomi capire che – più dell’aspetto economico – aveva necessità di sentire il progetto umano. Ho fatto una videochiamata. Eravamo in 4: io, il ds, Jeremy e suo fratello, che è anche suo agente. Gli ho spiegato sogni e intenzioni. Mi sono accorto subito che dall’altra parte c’era una persona perbene che cercava un riscatto sentimentale. Voleva un club in cui trovarsi bene, un posto in cui essere amato. Da lì è stato tutto in discesa.

Kyle Lafferty Taibi e Toscano lo hanno seguito per mesi. È stata una scelta molto legata alle sue caratteristiche tecniche. È stato ritenuto un giocatore perfettamente funzionale alla squadra. Con lui però non ho fatto discorsi motivazionali. Anche perché non parlo bene inglese, si perderebbero le sfumature…”

Mastour ha dei colpi da campione e io sono innamorato dei giocatori artisti. Parlo spesso con lui a Sant’Agata. Tecnicamente ha tutto per sfondare ma deve essere più tosto caratterialmente. Lavorare di più per la squadra e specchiarsi meno nelle sue giocate. Non è perso, vedrete. Credo tanto in lui.

Abbiamo lavorato per prendere Hernanes. Per il momento la situazione si è bloccata, ma il mercato è lungo e chissà. Purtroppo dovremo anche vendere e sarà doloroso. Certamente dobbiamo puntellare centrocampo e difesa.

Ai 3 milioni di reggini sparsi in giro per il mondo mi sento di dire una cosa. Non so come andrà, ma vi assicuro che non vi annoierete”.