Reggio e la rsa degli orrori, Bruni: 'Pazienti fragili trattati come in un lager'

"Occorrono controlli serrati. Così si potranno stanare le strutture che operano pur non avendo alcun diritto". La nota del consigliere regionale

“Non esiste un’atrocità peggiore che fare del male a pazienti fragili. Ho speso la mia vita professionale nel tentare di migliorare le loro condizioni di vita e dei loro familiari, mi sono sempre battuta perché hanno bisogno del massimo aiuto da parte di tutti essendo indifesi e spesso impauriti. Ecco perché la vicenda di quanto accaduto nella struttura di Reggio Calabria, la “Casa del Sole” mi indigna e mi fa inorridire.

Senza cibo e acqua calda, in condizioni disumane, maltrattati e, per di più, gli venivano somministrati dei fortissimi tranquillanti, per farli stare tranquilli e renderli «gestibili». Non un luogo dove poter affidare i propri cari ma una sorta di lager dove i 15 degenti erano abbandonati a se stessi, rinchiusi in pochi metri, senza che nessuno li aiutasse neppure per i loro bisogni corporali.

Degli arresti e dell’inchiesta se ne occuperanno giustamente le Forze dell’Ordine e la magistratura e io spero che i responsabili riceveranno punizioni esemplari ma a me interessa trovare soluzioni perché episodi di questo tipo non debbano ripetersi più, non ci possiamo permettere di ritrovarci ancora con casi di questo tipo. Un conto è la disorganizzazione della Sanità calabrese, la mancanza di risorse umane e tutti gli altri problemi che ben conosciamo, un altro è l’accanimento e soprattutto lo sfruttamento economico contro i fragili, i deboli, i pazienti più esposti. Molti di questi non hanno familiari o parenti che possano vigilare sul loro stato di salute e benessere.

E, allora, occorrono controlli serrati, sia al momento del rilascio delle autorizzazioni, sia dopo, con verifiche e ispezioni a sorpresa e anzi, sulla base di quanto accaduto, la Regione deve verificare non solo se la documentazione è in regola ma anche tutti gli altri requisiti. In questo modo si potranno stanare le strutture che di fatto sono fantasma ma operano lo stesso pur non avendo alcun diritto, anche a tutela di quelle RSA perfettamente legali e che rispettano pienamente la dignità della persona”.

Lo scrive in una nota Amalia Bruni, leader dell’opposizione in Consiglio Regionale.