Eyphemos: termina l'immunità per Siclari, l'ex senatore ai domiciliari

Esecutiva l'ordinanza cautelare a carico dell'ex senatore di Forza Italia condannato per "aver accettato, in occasione delle politiche 2018, i voti della 'ndragheta"

Fine dell’immunità parlamentare per l’ex senatore Marco Siclari che, non essendosi candidato alle ultime elezioni politiche e con la fine della passata legislatura, vede diventare esecutiva l’ordinanza cautelare del processo “Eyphemos“.

Ai domiciliari l’ex senatore Siclari

Indagato nell’ambito del processo “Eyphemos” nato da un’inchiesta della Dda di Reggio Calabria contro le cosche di Sant’Eufemia d’Aspromonte e Sinopoli, Siclari era stato “protetto” dall’immunità parlamentare ed in conseguenza della mancata autorizzazione a procedere da parte della Giunta che non aveva mai deciso se accogliere, o meno, la richiesta pervenuta dalla Procura reggina.

Per i pm, l’esponente di Forza Italia “accettava – si legge nell’ordinanza – a mezzo dell’intermediario Giuseppe Antonio Galletta, la promessa di procurare voti da parte di Domenico Laurendi, appartenente al locale di ‘ndrangheta di Sant’Eufemia d’Aspromonte della famiglia mafiosa Alvaro”.

“Pago da cittadino onesto. Andrò avanti a testa alta” aveva detto il senatore azzurro all’indomani della condanna arrivata poco più di un anno fa, a settembre 2021. La sentenza prevedeva, infatti, una pena di 5 anni e 4 mesi per scambio elettorale politico mafioso poiché avrebbe accettato, in occasione delle politiche del 2018, la promessa di voti dalla ‘ndrangheta.

Su disposizione della Procura generale di Reggio Calabria, diretta da Gerardo Dominijanni, gli agenti della squadra mobile hanno eseguito la misura degli arresti domiciliari. La sentenza di condanna non è ancora definitiva. Il processo d’appello, infatti, deve essere celebrato.