Voto di scambio, pesante condanna per il senatore Marco Siclari

È arrivata la sentenza per il senatore di Forza Italia indagato per scambio elettorale mafioso

Il pm della Dda di Reggio Calabria Giulia Pantano, lo scorso aprile, aveva chiesto una condanna a 4 anni di detenzione per il senatore di Forza Italia Marco Siclari, tra gli imputati del processo “Eyphemos“. La sentenza arrivata nella giornata di oggi, all’interno dell’aula bunker del viale Calabria, è più amara: 5 anni e 4 mesi.

La condanna del Senatore Siclari

Il senatore di Forza Italia è tra gli imputati che hanno scelto il rito abbreviato. Per lui, l’accusa, che ha portato alla condanna odierna, è di scambio-elettorale mafioso.

Il reato contestato risale alle elezioni politiche del 2018 quando, secondo la Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, Siclari sarebbe stato appoggiato da esponenti della ‘ndrangheta di Sant’Eufemia, Sinopoli e San Procopio.

“Accettava – si legge nel capo di imputazione – a mezzo dell’intermediario Giuseppe Antonio Galletta, la promessa di procurare voti da parte di Domenico Laurendi, appartenente al locale di ‘ndrangheta di Sant’Eufemia della famiglia mafiosa Alvaro”.

In un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, nella giornata di ieri, quindi prima della pronuncia dei magistrati, il senatore azzurro ha scritto:

“Dopo 575 giorni di dolore e di rispettoso silenzio mi trovo a Reggio Calabria per partecipare all’ultima udienza del processo che mi riguarda. Ho sempre affermato e ribadisco: ho fiducia nella giustizia! Sono sicuro che emergerà la verità per restituire dignità al nostro territorio e serenità alla mia famiglia.

Ho chiesto il rito abbreviato perché da tutte le carte emerge in maniera chiara la mia totale estraneità che ho sempre dichiarato dal primo momento”.