Mercato Coperto di Reggio, deserto il bando. Intanto il Comune intima il Museo del Bergamotto

Il Comune invita il Museo del Bergamotto a sanare i debiti entro 15 giorni e sgomberare i locali. A settembre nuovo bando per l'affidamento?

Mercato Coperto di Reggio Calabria sospeso tra difficoltà presenti e speranze future. L’intenzione dell’amministrazione comunale è quella di ospitare, presso i locali di Via Filippini, un distretto del settore enogastronomico, sulla scia di quanto è oramai prassi nelle principali città europee.

Il bando pensato da Palazzo San Giorgio per l’affidamento in concessione di locali di mercato di via Filippini, con la proposta di riqualificazione dell’immobile dei servizi annessi, è però andato deserto. Diversi i sopralluoghi negli ultimi mesi da parte di numerosi imprenditori reggini (in particolare una cordata composta da noti imprenditori del settore food e anche pasticceria) intenzionati a dare nuova vita al Mercato Coperto con progetti interessanti di sviluppo.

Di fronte allo stato attuale dei locali – non coerenti con la visione contemporanea dei mercati – e alla richiesta del Comune di procedere a proprie spese con la riqualificazione della struttura però, l’interesse è sfumato come plasticamente rappresentato dal bando che non ha visto alcuna adesione.

Secondo quanto raccolto, soprattutto il piano terra del Mercato Coperto andrebbe completamente ricostruito, con una spesa prevista per la riqualificazione complessiva che si assesterebbe attorno ai 2-300 mila euro. Cifre evidentemente considerate fuori portata dagli imprenditori locali che in questi mesi avevano mostrato interesse e che hanno appreso che l’esborso sarebbe dovuto essere di tasca propria.

Anche alla luce dell’investimento consistente, la concessione di affidamento per 9 anni prevista all’interno del bando andato deserto potrebbe essere stata considerata troppo breve per gli imprenditori, considerata la dovuta necessità di rientrare dalle spese sostenute.

La volontà dell’amministrazione comunale è quella di pubblicare un nuovo bando, con i dovuti accorgimenti, già nel mese di settembre. Tra le novità del prossimo bando però non dovrebbe rientrare la possibilità direttamente dal Comune di riqualificare l’immobile prima di affidarlo ai privati, fattore che potrebbe nuovamente complicare i piani di Palazzo San Giorgio.

Il compromesso che potrebbe portare ad un nuovo bando più appetibile, secondo le intenzioni dell’amministrazione comunale, sarebbe rappresentato dalla possibilità di scomputare le importanti risorse necessarie per la riqualificazione dal canone di locazione, con l’aggiudicatario del bando che così non pagherebbe l’affitto sino al raggiungimento della somma spesa per ristrutturare i locali.

L’altra grana da risolvere riguarda il contenzioso con il Museo del Bergamotto, che continua ad occupare i locali nonostante le diverse sentenze che ne hanno decretato lo sgombero.

Attraverso una nuova (l’ennesima) comunicazione, l’amministrazione comunale nei giorni scorsi ha invitato i rappresentanti del Museo del Bergamotto di sanare la posizione debitoria, di oltre 30 mila euro, entro 15 giorni e successivamente di sgomberare entro la scadenza della concessione, ovvero gennaio 2024.

“Si comunica che non è intenzione della scrivente amministrazione procedere al rinnovo della concessione del Mercato coperto via Filippini. Già con nota del dicembre 2021, lo scrivente settore ha disposto la revoca del contratto di concessione con contestuale ordine di sgombero dei locali ad oggi non eseguito, nonostante le successive comunicazioni.

Si invita a sanare la propria posizione debitoria nei confronti dell’ente con estrema urgenza, comunque non oltre quindici giorni dal ricevimento della presente, e concludere le operazioni di sgombero dei locali entro la data della scadenza della concessione in locazione 24 gennaio 2024.

Decorsi i termini, l’amministrazione procederà ai sensi di legge con eventuali ulteriori aggravi di spesa. Sono in corso le procedure per l’affidamento del Mercato Coperto di via Filippini sulla base di nuova gara ad evidenza pubblica, la quale se rallentata\ostacolata comporterà ingenti danni economici per l’ente comunale, dei quali l’associazione sarà considerata responsabile”, si legge nella lettera inviata nei giorni dall’amministrazione comunale al Museo del Bergamotto.