Miti di Calabria: la leggenda dei cinque canti a Pentimele

La leggenda narra i canti di cinque gemelle che, in passato, abitavano la collina di Pentimele

Conosciamo la nostra terra, ne conosciamo i profumi, i luoghi, ma non sempre conosciamo i meravigliosi miti e le misteriose leggende che avvolgono la Calabria.

#MitiDiCalabria è la rubrica di CityNow che vi racconta le più famose leggende che fanno parte della nostra terra.

LEGGENDA

Oggi vi portiamo a Pentimele, quartiere di Reggio Calabria. La leggenda narra che un tempo molto lontano in una antichissima collina dimoravano tanti animali, cervi, rinoceronti e persino pinguini, un luogo paradisiaco dove regnava madre natura.

Secoli e secoli dopo una donna, che abitava in una piccola casa sulla sommità della collina diede alla luce cinque figlie gemelle le quali col passare degli anni divennero delle bellissima ragazze: vestivano nello stesso modo, erano dolci e affettuose, ed erano talmente identiche che distinguerle si rivelava davvero impossibile.

Le cinque gemelle erano inseparabili e gioiose della vita. Ogni giorno aiutano la madre nei lavori e la sera filavano e cantavano, intonando, con voci diverse,  le stesse canzoni.

I loro canti attraversavano le colline fino ad arrivare in città e così la montagnola iniziò a riempirsi di corteggiatori, provenienti persino dalle terre confinanti. Tutti i forestieri speravano di conquistarle, ma le gemelle non volevano maritarsi e si prendevano gioco degli spasimanti, spacciandosi l’una per l’altra e facendoli impazzire d’amore.

Ma un giorno cinque fratelli udirono gli splendidi canti e così raggiunsero le ragazze, di cui si innamorarono perdutamente. Stavolta il sentimento era ricambiato, infatti le fanciulle furono altrettanto colpite dai nuovi pretendenti. Il giorno seguente venne subito celebrato il fidanzamento, ma si presentò un dilemma: come avrebbero fatto i fidanzati a riconoscere la propria donna?

Le gemelle decisero dunque di intonare ognuna, ogni giorno, un canto diverso al fine di farsi riconoscere dal proprio cavaliere. Secondo il mito fu proprio da qui che la collina prese il nome di Pentimele, che significa cinque canti.

Pentimele però col passare del tempo si tramutò: al posto della piccola casetta arrivarono i Fortini, i dolci canti non si udirono più e si sentirono solo spari di fucili e di cannoni.

Oggi Pentimele resta comunque la collinetta da cui è possibile ammirare il panorama di Reggio Calabria e dello Stretto, in uno scenario naturalistico davvero tipico, in cui a volte si sogna ancora di udire i canti delle cinque leggendarie gemelle.