I miti greci rivivono grazie all'artista Massimo Sirelli

L’omaggio pop alla Magna Grecia attraverso cinque opere di street art nella provincia di Reggio Calabria

Ristobottega

La street art come strumento contemporaneo di promozione e valorizzazione territoriale. Questa la mission del progetto promosso dalla Città metropolitana di Reggio Calabria “Miti greci” in occasione del 50° anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace, che ha registrato la partecipazione di oltre 30 Comuni.

Una grande comunità di creativi coinvolti nel progetto fra cui l’artista italiano Massimo Sirelli che firma cinque opere di street art: vera e propria ode alla fascinazione e ai miti della Magna Grecia, con uno sguardo però pop contemporaneo. Tele a cielo aperto che diventano tappe di sentieri artistici per costruire una narrazione inedita e affascinante dei nostri luoghi.

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Quelle di Sirelli sono figure mitologiche, che dilatano però lo spazio e viaggiano verso il futuro con uno sguardo al passato dove l’uomo e la sua storia sono al centro della scena. L’artista rievoca le fascinazioni della Magna Grecia scegliendo cinque miti senza tempo: personaggi e storie dell’antichità capaci ancora di parlare grazie all’interpretazione creativa, al tempo presente. Cinque opere per cinque comuni della provincia di Reggio Calabria: dal luminoso “Apollo” realizzato a Bivongi, passando per la fierezza di “Hera” a Cittanova, la regalità di “Zeus” e Cinquefrondi, l’iconico abbraccio di “Amore & Psiche” a Locri e infine l’amore appassionato di “Zeus & Hera” a Monasterace Marina.

Vicoli dimenticati e anonimi prendono così nuova vita nel segno dell’arte, antichi borghi si aprono ad una contaminazione positiva improntata al rafforzamento di un’identità culturale veicolata attraverso i simboli, i colori, il messaggio delle opere realizzate.

«Io ho deciso di raccontare il tema della Magna Grecia attraverso la riproduzione di grandi statue classiche in chiave pop – spiega Sirelli – Il progetto è grande, ci sono tantissimi artisti all’opera in questo momento anche in luoghi sperduti della Città Metropolitana di Reggio Calabria; questo non fa altro che contribuire ad alzare l’attenzione sul concetto di bellezza, qualcosa di cui oggi abbiamo estremamente bisogno».