Mito, mare e storia: la Costa Viola attraverso le telecamere di Linea Verde - VIDEO

Da Scilla a Palmi, passando per Bagnata e tutta la bellezza racchiusa nella storia e nelle peculiarità dei Comuni della Costa Viola ripresi dalle telecamere Rai

Linea Verde Estate porta i telespettatori del piccolo schermo a Scilla, Bagnara e Palmi, lungo la Costa Viola, in provincia di Reggio Calabria.

Linea Verde Estate racconta la costa Viola

Angela Rafanelli Marco Bianchi

Un tratto di litorale, stretto tra le montagne dell’Aspromonte e il mar Tirreno: l’appuntamento di Linea Verde Estate è un viaggio a Scilla, lungo la Costa Viola, in Calabria.

La puntata parte nel magnifico borgo “dei pescatori”, conosciuto da molti come la piccola Venezia della Calabria. Si tratta si Chianalea, con il suo caratteristico porticciolo pieno di pescherecci impegnati nella pesca del pesce e spada.

A Scilla, però, non c’è solo la pesca, ma anche la storia come quella legata al mito dei due mostri dello Stretto, o le leggende che ruotano attorno al maestoso castello Ruffo, una delle più suggestive fortificazioni della Calabria.

Il programma della Rai fa poi tappa alle Grotte Marine di Tremusa, eloquenti testimonianze geologiche di milioni di anni fa, passando per i terrazzamenti dell’agricoltura e della viticoltura eroica: nel cuore dell’Aspromonte, alla scoperta delle bellezze del Parco Nazionale.

Si passa poi al Comune di Bagnara, altra perla della Costa Viola, paese natio di Loredana Bertè e Mia Martin, due delle maggiori interpreti femminili della storia musicale del nostro paese e personaggio simbolo della battaglia femminile.

Spazio anche alla vita dei pastori in Aspromonte. Testimone Nicola con il suo allevamento di pecore e la produzione del canestrato, prelibato formaggio dalla crosta dura e scura e dal gusto aromatico ed intenso. Una crescita rigogliosa grazie ad un microclima unico, l’utilizzo di pali esclusivamente di castagno a sostegno della pianta, un ingrediente fondamentale della tradizione culinaria locale: a Gambarie, a 1260 metri sul livello del mare, nel meraviglioso contesto del rifugio Biancospino, la coltivazione del fagiolo pappaluni, esclusivo dell’Aspromonte. Un prezioso gioiello incastonato tra le rocce del monte Sant’Elia: a Palmi, circondati da un magnifico scenario naturale, la leggenda dello scoglio dell’ulivo.

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