Morosini al GOM, una preghiera di speranza insieme ai malati Covid

Il Vescovo ha portato con sé un'icona della Madonna della Consolazione che ha esposto fuori dal Padiglione Covid del GOM

Nel pomeriggio di ieri, martedì 1 dicembre 2020, l’Arcivescovo di Reggio Calabria ha fatto visita ai malati Covid del GOM pregando con loro e per loro e portando in dono un’icona della Beata Vergine Maria, copia del Quadro della Madonna della Consolazione, patrona della Città.

La preghiera di Morosini per i malati Covid

Il presule, accolto dal cappellano del nosocomio, don Stefano Iacopino, ha subito esposto l’icona verso il padiglione dal quale si sono affacciati operatori e gli ammalati meno gravi.

Monsignor Morosini ha guidato il momento di preghiera all’insegna della sobrietà, recitando il Santo Rosario, e rivolgendo parole di speranza a quanti vivono il momento della prova. La preghiera è stata animata dalla Comunità del Seminario di Reggio Calabria accanto al personale sanitario e agli operatori pastorali della cappellania del Gom. Dalle balaustre del padiglione-Covid sono state esposte numerose candele rosse.

«Dinnanzi alla malattia ci poniamo la domanda del “perché”? Gesù non è un maestro di filosofia, ma di vita. Il Signore condivide il dolore con l’uomo, questa pandemia non è un castigo di Dio», ha detto monsignor Morosini. «Stiamo scoprendo valori che avevamo dimenticato, come la solidarietà – ha concluso il pastore della Chiesa reggina – ma anche il sacrificio e la dedizione che medici e sanitari stanno insegnando a un modo logorato dal mondo in preda al consumismo».

Al momento di preghiera ha partecipato anche il direttore amministrativo del Gom, Francesco Araniti che ha portato i suoi saluti alla guida spirituale della diocesi.

Non è la prima volta che l’arcivescovo Morosini visita quei luoghi: un altro momento toccante per l’intera comunità diocesana è stato il Venerdì Santo quando la Via Crucis è terminata proprio dentro il reparto di Terapia Intensiva.

Attualmente al Gom di Reggio Calabria sono ricoverati 10 pazienti in rianimazione; negli ospedali reggini, ma meno gravi, ci sono 118 pazienti, mentre 18 positivi sono ricoverati presso il Centro Covid di Gioia Tauro.

Fonte: Ufficio Diocesano Comunicazione