“Sicurezza sul lavoro”: un albero a Mosorrofa in memoria di Fabrizio Nicolò

La comunità ha sposato l'idea di ANMIL di costruire l'albero della sicurezza per ricordare l'uomo tragicamente deceduto in seguito ad un incidente sul lavoro

Albero Sicurezza Lavoro Reggio Calabria

La comunità di Mosorrofa, su iniziativa della parrocchia San Demetrio e dell’Azione Cattolica della stessa, per ricordare Fabrizio Nicolò, tragicamente deceduto per un incidente sul lavoro mentre compiva il suo dovere di lavoratore onesto e competente, ha sposato l’idea nata all’artista Francesco Sbolzani per la Fondazione ANMIL sosteniamoli subito di costruire l’Albero della sicurezza. Composto da 12 caschi di protezione per prevenire gli infortuni sul lavoro, l’albero dedicato a Fabrizio Nicolò è stato posto nella piazza principale del paese, Piazza San Demetrio, e verrà inaugurato il 15 p.v. alle ore 18.00. Sull’albero campeggerà una frase di Papa Francesco:

“La sicurezza sul lavoro è come l’aria che respiriamo: ci accorgiamo della sua importanza solo quando viene tragicamente a mancare, ed è sempre troppo tardi”.

All’inaugurazione sarà presente il Presidente Nazionale della Fondazione ANMIL, Francesco Costantino, che si è detto felice di partecipare alla manifestazione. Sarà presente anche il MLAC (Movimento Lavoratori di Azione Cattolica) nazionale con una sua rappresentante nell’equipe nazionale Lucia Bagalà. È molto significativa questa presenza perché Fabrizio ha sempre frequentato l’Azione Cattolica e aveva fatto la scelta del MLAC: il mondo del lavoro e la legalità erano i suoi cavalli di battaglia. Interverrà anche Pasquale Andidero, presidente parrocchiale di AC, che ha accompagnato Fabrizio lungo tutto il suo cammino. Molto toccante sarà la benedizione dell’Albero e soprattutto la preghiera per i morti sul lavoro, in media pare che ce ne siano 3 al giorno, officiata e guidata dal sacerdote Domenico Labella, parroco della parrocchia San Demetrio a Mosorrofa.

Leggi anche

Le parole delle istituzioni e della Chiesa sulla sicurezza sul lavoro

Il 14 ottobre 2024, nella 74° giornata dedicata alle vittime sul luogo di lavoro, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato:

“La sicurezza sul lavoro, oltre che una prescrizione costituzionale, è anzitutto una questione di dignità umana. Garantire condizioni di lavoro sicure significa rispettare la vita e il valore di ciascuna persona” ed ha aggiunto che “la sicurezza è una priorità permanente della Repubblica”.

Papa Francesco si è più volte occupato delle morti bianche, come vengono spesso chiamati i morti sul lavoro. Nel discorso pronunciato a settembre del 2023 all’ANMIL (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi sul Lavoro), tra le altre cose diceva:

“La sicurezza sul lavoro è parte integrante della cura della persona. Anzi, per un datore di lavoro, è il primo dovere e la prima forma di bene. Sono invece diffuse forme che vanno in senso opposto e che in una parola si possono chiamare di carewashing. Accade quando imprenditori o legislatori, invece di investire sulla sicurezza, preferiscono lavarsi la coscienza con qualche opera benefica”.

L’urgenza di mantenere alta l’attenzione sulla prevenzione

La piaga degli incidenti sul lavoro, anche oggi ci sono stati due morti, è in continuo aumento e tutte le iniziative che si possono mettere in campo per tenere alta l’attenzione sul problema devono essere utilizzate e implementate. È necessario che la prevenzione diventi patrimonio comune perché i datori di lavoro devono capire che risparmiare sui dispositivi di sicurezza significa pagare il prezzo di tante vite umane. Anche i lavoratori devono essere meno tolleranti e non scendere a compromessi con la sicurezza pur di lavorare. Ogni morte deve interrogarci e spingerci ad operare perché sia l’ultima.

logo community