Reggio, la magia dei presepi tra memoria e speranza – FOTO
Quest’anno sono quattro i presepi pubblici, ma già circolano voci che vorrebbero per il Natale 2026 riproporre un presepe per ogni rione
26 Dicembre 2025 - 18:10 | Comunicato Stampa

Anche quest’anno, pur se in tono minore, l’antica tradizione dei presepi a Mosorrofa si è perpetuata. I ricordi tornano a quando in ogni rione c’era un presepe pubblico, nato dalla collaborazione degli abitanti del luogo. Quando quasi in ogni casa c’era un presepe e noi ragazzi facevamo il giro per ammirarli tutti. Quando tutte le viuzze e gli angoli più bui brillavano di luminarie, ogni stipite di porta era uno spettacolo e si respirava un’aria di festa e di gioia che ti entrava nel cuore.
Gli zampognari, per tutto il periodo di Avvento e natalizio, giravano per le vie del paese spargendo nell’aria le loro liete armonie. La banda musicale, ogni mattina o sera, per tutta la novena, percorreva ogni viuzza del paese intonando canti natalizi. Nella vigilia dell’Immacolata, del Natale e del Capodanno, l’odore delle crespelle era il profumo che impreziosiva il già toccante spettacolo, e degustarle era una delizia unica.
Tutti i giorni, prima dell’alba, alle 5:00, si udiva il suono delle campane che richiamava i fedeli a partecipare alla novena, e sia dalle campagne sia da ogni rione la quasi totalità dei fedeli si riversava in chiesa. Per tutto il periodo di vacanza scolastica, i ragazzi si radunavano in ogni angolo per giocare al castedhu o a fossitta con le noccioline. I giovani e gli anziani si ritrovavano attorno al braciere a giocare a stoppa o a tombola. La gioia, la felicità e l’armonia regnavano sovrane e rendevano palese la virtù contadina collaborativa di un borgo che sembrava uscito dalle favole.
Oggi, tra cambiamenti e speranza
Oggi tanto è cambiato; per questo salutiamo con favore e riconoscenza chi ancora si ostina a perpetuare le tradizioni. Si sente ancora, anche se più raro, l’odore delle crespelle. Le luminarie illuminano solo qualche angolo del paese. Al richiamo delle campane rispondono sempre meno fedeli. I presepi, anche se pochi, ripropongono ancora il mistero umile della nascita di Gesù e invitano a riflettere sul tempo che passa.
Quest’anno sono quattro i presepi pubblici, ma già circolano voci che vorrebbero per il Natale 2026 riproporre un presepe per ogni rione. Da menzionare via Strapunti, il centro storico del paese, anche quest’anno pieno di luminarie lungo tutta la via che porta al presepe. Visto da lontano, Strapunti sembra esso stesso un presepe.
La nostalgia ci assale, ma l’invito che reciprocamente ci si scambia per strada è di fermarsi ad ammirare il presente, con l’augurio di poter ricreare presto nel borgo di Mosorrofa quell’aria di favola che tanto bene portava al cuore della gente.




