Municipi della discordia a Reggio, Burrone 'stoppa' Marino: "Costano 10 milioni, non ci sono i fondi"

L'iter incagliato in commissione, si attende la riunione di maggioranza. "Meglio destinare le risorse alle famiglie svantaggiate", le parole del consigliere Dp

L’iter sul ripristino dei Municipi a Reggio Calabria al momento si è incagliato a causa delle frizioni interne alla maggioranza. Circa due settimane fa (era il 10 aprile) raccontavamo della seduta di II Commissione, presieduta dal consigliere del Pd Giuseppe Marino, annullata la sera precedente a causa di alcune divergenze sorte nella chat di maggioranza.

Dopo alcune richieste di maggiori chiarimenti e posizioni da concordare all’interno della maggioranza, il presidente della II Commissione Marino nella serata del 9 aprile con un messaggio consumava lo strappo.

“E allora sindaco, ritengo di dover interrompere immediatamente il lavoro in commissione. Domani la commissione è sconvocata e lo sarà sino a quando non si chiarirà questo tema in maggioranza.

Scusate ma senza l’unione serie della maggioranza su questo tema, sarebbe prendersi in giro. Domani la commissione non si terrà”, il messaggio inviato da Marino.

La questione è rimasta bloccata a quel giorno: non si sono registrati passi in avanti, non si sono tenute riunioni di maggioranza dedicate al ripristino dei Municipi e nemmeno nuove sedute di commissione. Certamente, nel rallentare l’iter, ha influito il doppio consiglio comunale della scorsa settimana, ma al contempo rimangono da chiarire le divergenze e appianare le frizioni interne alla maggioranza.

Chi è sulla ‘linea Marino’ è il consigliere comunale e metropolitano Filippo Quartuccio.

“Io sono assolutamente favorevole all’istituzione dei Municipi perché incarnano perfettamente quel principio di sussidiarietà dell’azione politico-amministrativa che è necessario garantire a questa città”.

Ospite di Live Break, Quartuccio non si è tirato indietro dal commentare un tema scottante che, nelle ultime settimane, ha fatto molto discutere la maggioranza in Comune.

“Dobbiamo garantire una maggiore rappresentatività politica, perché i municipi potrebbero essere una palestra per i giovani che vogliono approcciarsi alla politica e per i meno giovani che vogliono dare un contributo alla comunità.

Saranno a tutti gli effetti dei piccoli Comuni che dovranno occuparsi delle funzioni che saranno delegate dall’amministrazione. E’ una cosa che i cittadini potrebbero apprezzare. A volte per andare avanti, bisogno fare un passo indietro”, ha aggiunto Quartuccio.

Chi invece non la pensa come il presidente della II Commissione, ad esempio, è il consigliere di maggioranza Filippo Burrone. Nel corso della trasmissione ‘Reggio Politik’ in onda su Rtv, Burrone si è detto apertamente contrario rispetto all’istituzione dei Municipi.

“Non è questione di essere d’accordo o meno. Se il ripristino dei Municipi fosse coperto interamente dallo Stato, allora sarei d’accordo per istituirlo da oggi. Ricordo che veniamo da 10 anni piano di riequilibrio lacrime e sangue, stiamo vedendo soltanto adesso la luce in fondo al tunnel.

Non vedo orde di cittadini fuori da Palazzo San Giorgio che chiedono il ripristino dei municipi, ma famiglie in difficoltà che vorrebbero atti concreti.

Il ripristino dei Municipi -analizza Burrone nel dettaglio- costano 2 milioni l’anno, il totale quindi è di circa 10 milioni di euro per una consiliatura, tutti da prendere dal bilancio comunale”.

Il consigliere di Democratici e Progressisti paragona Reggio Calabria ad un calciatore che ritorna in campo dopo un lungo infortunio.

“Non possiamo tornare subito brillanti e in forma, serve ritrovare la condizione ideale in modo graduale. I 10 milioni di euro necessari al ripristino dei Municipi io li utilizzerei diversamente, 5 milioni li darei a Castore per il potenziamento dei servizi pubblici essenziali e 5 milioni potrebbero essere destinati alle famiglie svantaggiate, attraverso voucher che possano permettere ai giovani di praticare sport o aumentando la platea di beneficiari rispetto allo sconto sulla Tari. Servono chiare politiche sociali che permettano di incidere sulla quotidianità delle famiglie e difenderò questa mia idea fino alla morte”, le parole di Burrone.

Il pensiero del consigliere comunale dei Dp è condiviso da altri esponenti di maggioranza, i quali fanno notare sottovoce che oltre al problema delle risorse economiche da individuare, lo stesso servirebbe fare anche per le risorse umane e i mezzi a disposizione di Castore. “Non è nemmeno un obbligo di legge, che offre la possibilità di istituire i Municipi ma non lo impone”, affermano nei corridoi di Palazzo San Giorgio un paio di esponenti ‘ostili’ al ripristino dei Municipi.

Una gatta da pelare per il consigliere e presidente della II Commissione Giuseppe Marino, la cui “fuga in avanti” non è piaciuta a parte della maggioranza Falcomatà. In attesa di capire quando e come verrà ripresa la discussione (prima nella riunione di maggioranza e successivamente all’interno della commissione) rimane sullo sfondo anche la questione più squisitamente politica, con il centrodestra e Forza Italia che pressa in modo asfissiante per ripristinare i Municipi, anche grazie ai 700 mila euro, ora diventati 600 mila, dell’emendamento a firma del deputato Francesco Cannizzaro.

Sulla vicenda, si era espresso così il coordinatore cittadino di Forza Italia Tonino Maiolino.

“Spero che la disdetta della Commissione sia stata determinata da impegni importanti ed improrogabili del presidente Marino, altrimenti sarebbe un fatto molto grave dove l’azione della maggioranza e dello stesso presidente non guarda agli interessi della città ma solo o meri interessi personali.

Mi auguro che lo stesso Marino possa smentire queste voci convocando nei prossimi giorni la Commissione decentramento e continuando a trattare l’argomento dell’istituzione delle circoscrizioni volute dall’on.le Cannizzaro con il suo emendamento. Come FI siamo disponibili al confronto più volte ribadito anche allo stesso Marino e all’intera Commissione”.