I murales di Mosorrofa celebrano la storia del paese e i suoi protagonisti

I murales di Mosorrofa: memoria storica e culturale per Antonino Caridi e Vincenzo Leotta

Taglio del nastro

Ieri a Mosorrofa si sono inaugurati due murales che testimoniano il ricordo e la riconoscenza verso due uomini che hanno segnato positivamente la storia del secolo scorso del paese: Antonino Caridi e Vincenzo Leotta. Un terzo murale rappresenta la nascita del Circolo Giovanile S. Antonio, oggi Azione Cattolica Italiana, e della Banda musicale, oggi Filarmonica San Demetrio.

Il Can Antonino Caridi parroco a Mosorrofa per più di 50 anni. Nato il 12 settembre 1885 Morto il 21 gennaio 1969. Ordinato sacerdote a Roma il 4 luglio 1909. Oggi ricorre il 116mo anniversario della sua ordinazione sacerdotale. Parroco a Mosorrofa dal 01 gennaio 1911 al 15 dicembre 1962. Il suo motto sacerdotale: “IN HOC SIGNO VINCIS”. Appena arrivato a Mosorrofa col compito di ricostruire la parrocchia si diede un programma: “RESTAURARE OMINIA IN CRISTO” e cominciò subito dai giovani fondando il CIRCOLO GIOVANILE S. ANTONIO.

Il Maestro Vincenzo Leotta, direttore della banda musicale di Mosorrofa per circa 40 anni. Nato il 25 novembre 1916 Morto il 22 gennaio1999. Direttore BANDA MUSICALE MOSORROFA dal 1955 al 1995. Il concerto della Banda musicale chiudeva e chiude ancora ogni anno le feste patronali di San Demetrio. Dopo aver eseguito il Canzoniere Napoletano (di solito l’ultimo brano era “Un panaru chinu chinu”) che chiudeva il concerto e, presumibilmente, la stagione concertistica della banda, il Maestro Leotta rivolto al pubblico diceva: “N’ATR’ANNU MEGGHJU” (Il prossimo anno sarà migliore). Di buon augurio per il futuro.

La serata è iniziata con la Filarmonica San Demetrio diretta dal maestro Schiavone Antonino che ha eseguito l’inno d’Italia e con un simbolico taglio del nastro, che vuole significare non solo l’inaugurazione di questi murales ma l’inaugurazione di un nuovo percorso che mira a coinvolgere tutto il paese. A seguire la benedizione dell’opera e degli artisti. L’obbiettivo è far tornare Mosorrofa quella fiorente frazione di RC che era negli anni 60-80, fiore all’occhiello della città.

Si è voluto iniziare il percorso di abbellimento del paese da questa Sala parrocchiale intitolata al Can. Caridi perché è parte integrante della storia di Mosorrofa. Qui è sorta la prima Chiesa dedicata a San Demetrio quando tutto il paese si racchiudeva tra Strapunti e Mule. Divenuta poi Chiesa patronale dedicata alle Anime del Purgatorio è tornata ad essere la Chiesa dove si celebrava la messa parrocchiale dopo il terremoto del 1908 che ha distrutto la nuova Chiesa di San Demetrio in attesa della sua ricostruzione terminata nel 1929. Per volere del canonico Caridi è divenuta Asilo d’infanzia parrocchiale, qui sono cresciuti quasi tutti i nostri bambini. Qui è nata l’Azione Cattolica sotto il titolo di Circolo Giovanile Sant’Antonio, e qui è la sede della Banda Musicale da più di cent’anni, e da qui hanno mosso i primi passi molti musicisti mosorrofani che hanno dato lustro a quest’arte, tra cui anche un direttore del Conservatorio Cilea di RC, Sorgonà Antonino. Sempre qui, l’Azione Cattolica dopo l’ennesima ristrutturazione e la costruzione di una sala teatro ha fatto crescere tanti bambini nell’ACR e tanti giovani col teatro. Nell’ultima ristrutturazione 1998 è stata dedicata al can. Caridi come si può leggere nell’iscrizione in alto. Oggi una nuova tappa, l’abbellimento con i murales, speriamo che sia foriero di tanti benefici per il paese al pari di tutta la sua storia passata.

Hanno partecipato alla serata l’avv. Lucia Zavettieri, Dirigente del Liceo Artistico Preti-Frangipane e il Presidente del Conservatorio dr Eduardo Lamberti Castronovo. L’insegnate Turiano Maria Pia con i ragazzi che hanno eseguito i murales. Gli organizzatori sac. Domenico Labella, Pasquale Andidero e Giuseppe Nicolò. Una folta e festante folla. La Filarmonica San Demetrio ha allietato con le sue note tutto l’evento.

Nel corso della serata sono stati di consegnati gli attestati agli alunni artisti che hanno prestato la loro opera. La parrocchia ha pensato di suggellare questo momento con un segno che possa rimanere a ricordo per tutti quelli che hanno contribuito fattivamente alla nascita dell’opera, cuoche, autisti, collaboratori, imbianchini, potatori, idraulici e fabbri che hanno dedicato un po’ del loro tempo al servizio della comunità e hanno reso possibile la realizzazione di questi murales e la riqualificazione di questa sala.

Oggi una Santa Messa alla memoria del can Caridi e del maestro Leotta suggellerà il ricordo.

A conclusione di questo ricordo vorrei lanciare un appello. Se ogni associazione o gruppo di Mosorrofa si impegnasse a fare un murales l’anno, se le attività commerciali del paese si impegnassero a finanziare un murales l’anno, se i cittadini contribuissero fattivamente, indipendentemente se con un gesto grande o piccolo, in poco tempo Mosorrofa si troverebbe ad avere un aspetto sicuramente diverso e migliorato. Propongo questo perché le idee camminano con le gambe degli uomini e anche con i soldi degli uomini, e per realizzarle ci vuole tanto impegno, tanta passione, tanta responsabilità e anche una copertura economica. Tutti i traguardi sono raggiungibili, bisogna volerli e mettersi in cammino.

Murales