Myenergy Viola, Calabrese: 'I numeri del settore giovanile neroarancio sono in aumento'

"La strada in Calabria è lunga. La Fip deve fare qualcosa per risvegliare gli animi" così il responsabile del settore giovanile della Viola

Di seguito il comunicato stampa della Myenergy Reggio Calabria con l’intervista al Prof. Peppe Calabrese, responsabile del settore giovanile.

Il Responsabile del settore giovanile della Myenergy Reggio Calabria, il Prof. Peppe Calabrese è stato ospite all’interno del format televisivo “Momenti Neroarancio”,in onda sulla Tv ufficiale del club per fare il punto sull’attività giovanile del club e non solo. La prima squadra? Ecco le sue impressioni dopo l’ultima gara giocata.

“La partita contro Molfetta, come le altre del Play-In-Gold hanno avuto una trama simile. Il rincorrere ci ha sicuramente indebolito. Non riusciamo a festeggiare a fine gara, ma, mancano ancora tre partite. Sono sicuro che il Coach e la squadra daranno il massimo in queste ultime tre giornate per cavalcare i sogni di PlayOff. Comunque vada, è stata una stagione, davvero entusiasmante”.

Il pubblico di Reggio Calabria è stato un fattore per gli atleti durante l’anno?

“Non credo sia un timore per loro il nostro meraviglioso pubblico. Tanti di loro si “gasano”, come ad esempio, Giovanni Cessel. Qualora fosse entrato il tiro da tre punti di Tyrtyshnyk, forse staremo qui a parlare di altro. Il rincorrere nel terzo e quarto periodo, secondo me ha pagato. L’energia di atleti come Aguzzoli, Simonetti e Seck è stata emozionante. Mi auguro che la fortuna giri: una tripla di Aramburu del Molfetta, ferro, tabellone, ancora ferro e poi canestro è la sintesi che, il fato non sta girando”.

I giocatori che, a suo avviso, tecnicamente hanno più prospettiva nel mondo della pallacanestro?

“Nelle prime settimana ho affiancato il Coach Cigarini e Seby D’Agostino alla guida nel ruolo di supporto tecnico. Devo ammettere che, da quegli allenamenti, i nostri atleti sono migliorati tutti tantissimo. Credo che per intensità Simonetti, un vero lottatore sia quello che è migliorato di più, idem Aguzzoli, fisicamente e tecnicamente super. Cessel non ha mai giocato un campionato italiano: è stato gettato nella mischia a Dicembre ed è cresciuto veramente tanto”.

Il Basket di oggi ed il basket di ieri. Quanto e come state lavorando per far ritornare l’attività giovanile ai fasti di un tempo?

“Improponibile fare paragoni con il passato. Tocca pensare al presente ed al futuro. In casa Pallacanestro Viola abbiamo quintuplicato il numero degli tesserati. Mi muovo in cinque, sei palestre sul territorio. Le ore sono poche e dilazionate: l’obiettivo è riportare questo sport vicino alla Scuole. I ragazzi devono provare il basket: molto spesso non lo conoscono e questo accade anche in altri sport (Calcio escluso). L’accordo con Jumping e Botteghelle ha valorizzato in maniere esponenziale il nostro operato. Partecipiamo anche ai campionati Csi, abbiamo tanti tesserati per squadra e continuiamo su questa strada”.

Il Pianeta Viola?

”Sarebbe un sogno. Sarebbe la casa del Basket. Un luogo per tutti, non solo per la Pallacanestro Viola per fare basket. La palestre ci sono ma, molto spesso sono provvisorie. A Reggio Calabria, il Minibasket sta funzionando. Tocca capire come mai in province diverse da Reggio non ci siano squadre senior”.

Lei ha lavorato per tanti anni in provincia di Cuneo. Nota differenze tra Nord e Sud nell’attività giovanile?

”I numeri sono totalmente diversi tra Nord e Sud, in Calabria in particolar modo. Una scala di uno a dieci. Dunque, ne risente anche la qualità, la qualità dei tecnici, degli impianti e delle economie. Nella mia esperienza in Piemonte avevamo a disposizione un Palazzetto ed una Scuola Media. La strada in Calabria è lunga. La Fip deve fare qualcosa per risvegliare gli animi. Credo che le idee debbano essere ascoltate e serve, a mio avviso, maggiore interazione tra le società”.