Migranti: in arrivo la nave Geo Barents al porto di Reggio Calabria
80 persone messe in salvo da Medici Senza Frontiere, che denuncia: "Ancora testimoni di una tragedia nel Mediterraneo"
30 Novembre 2024 - 06:30 | di Redazione
On Friday May 31 2024, 84 people in distress were rescued in two rescue operations conducted by the team on board of Geo Barents. All people were fleeing from #Libya, and were rescued in the Maltese SAR region. In the first boat, 40 survivors were aboard a fiber glass boat and they had departed from Misrata, Libya. While in the second boat, 44 survivors were aboard a black rubber boat. The boat departed from Qarabulli, Libya. Almost half of the survivors are minors. After the two rescues, the Italian authorities assigned Salerno as a place of safety to disembark people.
La nave Geo Barents, gestita da Medici Senza Frontiere (MSF), approderà oggi al porto di Reggio Calabria con circa 80 persone soccorse nel Mediterraneo.
Secondo quanto comunicato dalle autorità, l’arrivo della nave è previsto per le ore 12:00. A bordo si trovano le persone tratte in salvo durante operazioni di soccorso effettuate nel Mediterraneo centrale, una delle rotte più battute per chi tenta di fuggire da guerre, persecuzioni e condizioni di vita insostenibili.
La testimonianza di Medici Senza Frontiere
In un video diffuso sui social, Medici Senza Frontiere ha denunciato le drammatiche condizioni in cui sono avvenuti i soccorsi:
“Siamo stati ancora testimoni di una tragedia nel Mediterraneo! Ieri i nostri team a bordo della nave Geo Barents hanno soccorso 83 uomini e minori non accompagnati da un gommone che stava affondando, in acque internazionali. Sul posto era presente un’imbarcazione veloce, identificatasi come guardia costiera libica, con persone armate a bordo che hanno aggredito, minacciato e messo in pericolo la vita delle persone sul gommone.
Secondo i sopravvissuti, gli uomini armati hanno minacciato le persone sul gommone e hanno sparato in aria, facendo cadere in acqua oltre 70 persone. I nostri team hanno portato in salvo tutte le persone che erano in acqua e quelle rimaste a bordo del gommone. Ci hanno riferito però che altre 29 persone che erano sul gommone, donne e bambini, erano stati costretti a salire con la forza sull’altra imbarcazione dagli uomini armati prima del nostro arrivo e sono stati riportati in Libia”.
Un appello all’umanità
L’episodio mette in evidenza ancora una volta le condizioni drammatiche vissute da chi tenta la traversata del Mediterraneo. Medici Senza Frontiere ha ribadito la necessità di un’azione concreta contro la violenza e il respingimento forzato di migranti.