Ristoranti, piscine e palestre: altre restrizioni in arrivo. Nessun limite agli spostamenti tra regioni

Orario ridotto alle 18 per i locali. Stop a cinema e teatri. Mascherina anche in casa se sono presenti persone non di famiglia

“Delle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta la chiusura al pubblico, dopo le ore 21,00, fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private”.

E’ quello che prevede la bozza delle “disposizioni del decreto” che “si applicano dalla data del 25 ottobre 2020, in sostituzione di quelle del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 13 ottobre”.

E’ scontro intanto tra Regioni e Governo sulla chiusura dei locali alle 18:00. I Governatori chiedono la didattica a distanza al 100% per le scuole superiori nonchè la mobilità tra regioni.

E su quest’ultima richiesta il Governo è d’accordo. Al momento sembrerebbe tramontata l’idea della chiusura domenicale per i centri commerciali.

Nelle prossime ore sarà varato un nuovo Dpcm.

Secondo quanto si apprende dall’AGI sarà ‘durissimo’.

“È fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”.

“Sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi; ferma restando la sospensione delle attività di piscine e palestre, l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento”.

“A decorrere dal 26 ottobre 2020, le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono sospese la domenica e i giorni festivi, negli altri giorni le predette attività sono consentite dalle ore 5.00 fino alle 18.00”.

“Dopo le ore 18,00 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico; resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti; resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 24,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze”.

“È raccomandata la differenziazione dell’orario di ingresso del personale anche da parte dei datori di lavoro privati”.

“Fermo restando che l’attività didattica e educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza, per contrastare la diffusione del contagio, previa comunicazione al ministero dell’istruzione da parte delle autorità regionali, locali o sanitarie delle situazioni critiche e di particolare rischio riferite agli specifici contesti territoriali, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, per una quota pari al 75% delle attività, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9”.

“Sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo e casino'”.

“È fortemente raccomandato l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi”.

“È fatto obbligo di mantenere una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”

“Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto”.

“Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza”.

“Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose”.

Queste tutte le misure secondo la bozza del nuovo Dpcm.