Ocm vino Calabria, pubblicata la graduatoria. Gallo: 'Più di un milione per l'ammodernamento dei vigneti'

Il dipartimento Agricoltura rende nota la graduatoria provvisoria delle domande di sostegno, relativa alla campagna 2021/2022

Risorse in arrivo per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti calabresi. Il dipartimento Agricoltura rende noto essere stata approvata la graduatoria provvisoria delle domande di sostegno, relativa alla campagna 2021/2022 dell’Ocm vino.

Rinnovamento degli impianti vinicoli

In base al lavoro di istruttoria svolto, sono risultate ammissibili a finanziamento 47 domande, per le quali sono stanziate risorse pari a 1.107.830,08 euro. Spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo:

“La misura in questione  ha l’obiettivo di aumentare la competitività dei produttori di vino, attraverso il rinnovamento degli impianti viticoli, ancor più utile in questo momento di crisi causata dalla pandemia. L’intento è di sostenere lo sviluppo e l’ammodernamento delle aziende e promuovere la qualità delle produzioni insieme al proprio territorio d’origine, per conquistare nuove aree di mercato e aumentare la redditività degli imprenditori calabresi”.

L’intervento

L’intervento, in particolare, potrà essere attuato attraverso l’estirpazione e il reimpianto di un vigneto con la stessa varietà, nell’ambito della stessa azienda, ma con diversa collocazione del vigneto e/o con modifiche alla forma di allevamento e/o al sesto di impianto; il reimpianto con diritto/autorizzazione; il reimpianto anticipato della stessa varietà con diversa collocazione del vigneto e/o con modifiche alla forma di allevamento e/o al sesto di impianto. Le iniziative di riconversione varietale e ristrutturazione potranno essere eseguite anche attraverso il miglioramento delle tecniche di gestione, ossia con il cambio della forma di allevamento e con la sostituzione delle strutture di sostegno di vigneti già esistenti.

L’elenco provvisorio è disponibile sul portale istituzionale della regione calabria.

Avverso il provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al Tar nei termini di legge, oppure, in alternativa, ricorso straordinario al presidente della Repubblica, per i soli motivi di legittimità, entro 120 giorni dalla data di notifica, di comunicazione o di piena conoscenza comunque acquisita.