Oh Romeo, Romeo! Perché sei Romeo?

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di Anna Biasi – Tutto fantastico, scenografie meravigliose, musiche originali di Gerard Presgurvic, recitazione doc e voci talentuose. Ecco cosa rimane della vicenda Shakespeariana “Romeo e Giulietta – Ama e cambia il mondo” messa in scena ieri sera al Palacalafiore di Reggio Calabria.

Una strepitosa performance del cast eccezionale del celebre produttore David Zard che apre la stagione dei grandi eventi in Calabria grazie allo Show Net di Ruggero Pegna. Dopo il successo di Notre-Dame de Paris, Zard porta in Italia Romeo e Giulietta con l’indimenticabile prima, di più di due anni fa, all’arena di Verona.

Durante tutto il musical, il tema di sottofondo è il contrasto tra l’amore e l’odio che aspira il sangue delle vene, che nelle viscere si torce.  Il tenero sguardo, la promessa di amore eterno e l’affetto smisurato tra Romeo e Giulietta è così romantico da far emozionare il pubblico, che si esprime con calorosi applausi. Sposarsi è l’unico modo per tramutare in amore, l’odio delle famiglie Montecchi e Capuleti.

Un cast eccezionale: Federico Marignetti “Romeo”, Giulia Luzi “Giulietta”, Vittorio Matteucci “Conte Capuleti”, Luca Giacomelli Ferrarini “Mercuzio”, Gianluca Merolli “Tebaldo”, Silvia Querci “la Nutrice”, Leonardo di Minno “il Principe”, Roberta Faccani “Lady Montecchi”, Barbara Cola “Lady Capuleti”, Riccardo Maccaferri “Benvolio”, Giò Tortorelli “Frate Lorenzo” e lo straordinario corpo di ballo, tra cui il bel conte Paride, diretto impeccabilmente dalla coreografa Veronica Peparini.

Straziante la scena della morte di Mercuzio, in cui Romeo si dispera: “Mercuzio, non lasciarmi ti supplico! Mercuzio fratello mio, chi raccoglierà i sogni che avevi? La vita che inferno è! …Addio”… e la vendetta esplode quando un amico muore.

Ed il finale della tragedia lo conosciamo tutti, ma non pensavamo mai potesse avvenire tra il pubblico della platea del Palacalafiore che così recita: “Questa mattina è foriera di una pace che rattrista, il sole pel dolore non mostrerà la sua faccia. Andiamo via di qua a ragionare ancora di questi dolorosi avvenimenti, a qualcuno sarà perdonato ed altri sarà punito, poiché non ci fu mai storia più pietosa di questa, di Giulietta e del suo Romeo”.

A fine spettacolo, una sola domanda affligge lo spettatore? Ma il balcone dove è finito? Nell’immaginario collettivo italiano la raggiante Giulietta è affacciata al balcone, anche se in realtà non sbaglia affatto il produttore, perché Shakespeare parla di una finestra “what light through yonder window breaks?” “Qual luce rompe laggiù da quella finestra?” Certo i veronesi ci hanno ricamato un po’ su, creando in maniera surreale il balcone dei due giovani amanti con annesso cortile, come pura finzione. Eppure tanti turisti si mettono in fila e pagano anche il biglietto per un luogo in cui Giulietta non c’è mai stata. Ebbene… a Reggio Calabria, al chiaro di luna, Romeo nascosto dietro un muro, lo butta giù, e come su una passerella raggiunge la sua amata Giulietta.

FOTO DI ANNA BIASI