Calabria - Ritorno tra i banchi, Spirlì avverte: 'Oggi, ordinanza scuole. Al primo posto metto la vita'

Nel corso della sua ultima diretta FB Spirlì ha anticipato la volontà di far slittare il rientro a scuola. Prevista oggi l'ordinanza

Mancano 48 ore alla riapertura delle scuole e negli ultimi giorni è cresciuto fortemente il fronte del no alla data del 7 gennaio, già fissata dal Governo. I presidenti di Friuli Venezia Giulia, Marche, Campania e Veneto hanno già firmato l’ordinanza con cui si proroga a fine gennaio la didattica a distanza per le scuole superiori. E anche la Calabria si prepara, molto probabilmente, a questo tipo di strategia per il rientro a scuola. In Campania invece si rientra in aula, in presenza, l’11 gennaio.

Di pochi minuti fa il monito del presidente f.f. della Regione Calabria che, attraverso un post su FB, ha annunciato:

“Buongiorno a Tutti Voi! Oggi, ordinanza Scuole”.

LE PAROLE DI SPIRLI’: ‘AL PRIMO POSTO METTO LA VITA’

Dalla propria macchina, in viaggio verso la Cittadella, Spirlì ha chiarito alcuni passaggi nel corso della sua ultima diretta:

“Si parla tanto di scuola. C’è grande preoccupazione da parte dei ragazzi e delle famiglie. Per me lo studio rappresenta una priorità però al primo posto, in questa fase, metto la vita non solo dei giovani ma dei loro nonni e dei loro genitori. In questa fase ogni tipo di assembramento è pericoloso. Il CTS mi ha invitato a rinviare le elezioni. Ma se non possiamo andare a votare mi spiegate come io possa autorizzare il rientro a scuola? I ragazzi si spostano in vario modo prima e dopo la scuola e il rischio è elevatissimo.

Ci sono almeno otto, nove luoghi che frequentano nel percorso verso la scuola e nel rientro a casa. Non stiamo privando i ragazzi della scuola ma stiamo garantendo la didattica a casa, mettiamo il progresso a disposizione dei giovani. Tutti gli ordini di scuola saranno interessati dall’ordinanza”.

ISS: “LA SCUOLA NON È TRA I PRIMI LUOGHI DI CONTAGIO”

Intanto l’Iss però tranquillizza gli italiani nel Rapporto “Apertura delle scuole e andamento dei casi confermati di Sars-Cov-2: la situazione in Italia”.

“La percentuale dei focolai in ambito scolastico si è mantenuta sempre bassa e le scuole non rappresentano i primi tre contesti di trasmissione in Italia, che sono nell’ordine il contesto familiare/domiciliare, sanitario assistenziale e lavorativo. A metà ottobre – sottolinea il documento – ad un mese dalla riapertura delle scuole, la percentuale dei focolai in cui la trasmissione poteva essere avvenuta in ambito scolastico era intorno al 3,7% del totale, valore che poi si è progressivamente ridotto”.

LE PAROLE DEL VICE MINISTRO DELL’ISTRUZIONE: ‘LA SCUOLA E’ UNA PRIORITA”

Per il governo invece, alla trasmissione Agorà su Rai 3, ha parlato la viceministra dell’Istruzione, Anna Ascani:

“Giorno per giorno seguiamo l’andamento della pandemia, però per noi in questo momento la scuola è una priorità. Lo è per i più piccoli che siamo riusciti a tenere a scuola, e questo è importantissimo ma lo è anche per quella fascia dei ragazzi delle scuole superiori che si aspettano una risposta. Naturalmente tutto questo lo si fa tenendo conto di quello che accade a livelli di contagi. Abbiamo lavorato senza sosta in questi giorni – ha proseguito la viceministra – e devo dire grazie ai prefetti e agli enti locali, per avere modelli differenziati a livello territoriali, perché L’Italia non è tutta uguale e tornare a scuola in una grande città come Roma non è come farlo nella mia Città di Castello e quindi servono modelli diversi. Se l’evoluzione della pandemia ci porterà da un’altra parte naturalmente riapriremo la discussione. Quello che non capisco però – ha concluso – è che da un lato si chiede di riaprire gli impianti sportivi e sciistici e dall’altro si chiede di rallentare sulla scuola. Se decidiamo che bisogna dare una stretta, perché la pandemia non ci consente di fare un passo avanti, bisogna farlo in modo coerente”.