‘Mi uccideranno, ma non sarà una vendetta della mafia’. Morra ricorda Paolo Borsellino
Nell'anniversario della sua morte, il presidente della commissione parlamentare antimafia ricorda Paolo Borsellino
19 Luglio 2020 - 10:01 | Redazione

“Mi uccideranno, ma non sarà una vendetta della mafia, la mafia non si vendica. Forse saranno mafiosi quelli che materialmente mi uccideranno, ma quelli che avranno voluto la mia morte saranno altri”.
Oggi ricorre il 28° anniversario della strage di via d’Amelio. E, già nelle scorse ore, il presidente della Commissione Parlamentare Antimafia l’ha ricordato attraverso un post su Facebook.
“Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta furono straziati dalla violenza del tritolo di cosa nostra. Materialmente il tritolo mafioso ha posto fine alle loro esistenze. Più del tritolo hanno fatto inerzie, omissioni, negligenze e pavidità. È un dato di fatto che pezzi dello Stato abbiano flirtato con l’antistato, che tuttora una salda, rigorosa ed ineludibile cultura antimafia non sia patrimonio collettivo.
C’è ancora tanto da fare in questa direzione, ma lo dobbiamo a uomini come quelli di cui ricorderemo domani la morte. Ed a tutti i familiari -tutti, nessuno escluso- delle vittime del dovere nei confronti dello Stato, vittime cadute per mano di chi lo Stato democratico l’ha tradito svendendosi all’altra parte”.
Nicola Morra conclude:
“E chi ancora non l’ha capito e non da il massimo per sconfiggere quest’emergenza criminale-mafiosa ha un’idea di democrazia bislacca, se non ipocrita”.
