I papà tornano in sala parto: disco verde da parte del GOM di Reggio

Via libera ai papà e agli accompagnatori tutti che potranno supportare emotivamente le future mamme

“Abbiamo libertà di spostarci da regione a regione, hanno aperto bar, ristoranti, estetiste e parrucchieri. Perché per il reparto di ginecologia c’è ancora tanta restrizione? Come mai la donna viene lasciata sola in un momento così delicato?”.

La segnalazione di una lettrice è arrivata qualche giorno fa alla nostra redazione. In questi mesi di quarantena le nascite, fortunatamente, non si sono fermate, così come il lavoro degli ospedali. Il GOM di Reggio Calabria ha dimostrato grande preparazione e professionalità nell’affrontare un virus sconosciuto, riuscendo a contenere i casi in tutta la provincia. Adesso che il ritorno alla normalità diventa sempre più tangibile, i genitori desiderano poter tornare a vivere, in presenza, un momento così bello.

Per questo motivo abbiamo chiesto al prof. Stefano Palomba, Direttore dell’UOC di Ostetricia e Ginecologia, da noi già intervistato qualche mese fa, quando i papà potranno tornare in sala parto.

Dopo un intenso scambio epistolare tra Istituto Superiore di Sanità (ISS), Regioni, Azienda Sanitaria e UOC di Ostretricia e Ginecologia, a partire da lunedì 15 giugno le partorienti potranno avere un accompagnatore in sala parto.

“L’emergenza Covid aveva necessariamente avuto risvolti negativi sull’accesso degli accompagnatori delle partorienti alle sale parto del Riuniti di Reggio Calabria durante tutto il lockdown. La popolazione reggina ha però dimostrato grand maturità nell’affrontare la situazione – spiega il prof. PalombaL’estrema cautela, in realtà, ha avuto risvolti francamente positivi con tassi di contagio ospedaliero tra i più bassi in Italia”.

La possibilità di avere un accompagnatore in sala parto è un diritto sancito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) con risvolti benefici anche e soprattutto di natura clinica.

“Le future mamme identificheranno l’accompagnatore – spiega Palomba – che dovrà seguire le norme indicate dall’OMS e dall’ISS In particolare, non dovrà aver avuto e non dovrà mostrare al momento dell’accesso sintomi da Covid, non dovrà avere una temperatura corporea alterata, dovrà impiegare dispositivi di protezione individuali in dotazione e le distanze di sicurezza”.

Quindi via libera ai papà e agli accompagnatori tutti che potranno supportare emotivamente le future mamme.