Parisi sceglie ancora la Calabria portando sul set l’influencer Alessandro D’Ambrosio
“La Calabria non è certo la terra violenta che purtroppo ci ha abituato il cinema e il piccolo schermo"
23 Luglio 2022 - 17:22 | di Redazione

Ancora un nuovo set per Luigi Parisi, il regista della serie l’Onore e il Rispetto, noto per aver valorizzato più volte il territorio calabrese con iniziative dedite alla cultura e all’intrattenimento cinematografico e televisivo. Questa volta, dirigerà una serie di reel per Instagram con l’influencer da “un milione di followers” Alessandro D’Ambrosio.
D’Ambrosio, 27 anni del segno dell’acquario, carattere deciso, fisico scultoreo (è anche cintura nera di taekwondo) ha ambizioni molto “serie” per il suo futuro: il suo sogno infatti è quello di diventare un medico cardiochirurgo e restare ad esercitare la sua professione nella regione che ama. Nato a Cosenza, studia l’ultimo anno di medicina e intanto, sfrutta la sua telegenia per Instagram realizzando un numero altissimo di visualizzazioni. Parisi si dedicherà per un giorno intero a lui, girando delle clip che come cornice avranno Reggio Calabria e Motta San Giovanni.
Sia Parisi che D’Ambrosio dichiarano con entusiasmo:
“La Calabria non è certo la terra violenta che purtroppo ci ha abituato il cinema e il piccolo schermo. Noi siamo qui per dimostrare tutto il contrario e la dimostrazione è che abbiamo scelto i teatri naturali che questa terra meravigliosa ci offre. Inoltre, l’ospitalità e il cuore dei calabresi è ben conosciuto dal regista che sovente, non perde l’occasione per abbracciare amici e svolgere attività professionali”.
I video saranno patrocinati dalla Regione Calabria e dal Comune di Motta San Giovanni. Un sentito ringraziamento rispettivamente va alla dottoressa Giusi Princi,vicepresidente Regione Calabria, al Sindaco di Motta San Giovanni Giovanni Verduci e all’assessore Enza Mallamaci per la preziosa collaborazione. L’organizzazione sarà curata da Cecilia C. Maesano Monorchio,Mimma Monorchio e Vincenzo Pinneri, coadiuvate dal prof. Saverio Verduci.