Pasqua Amaranto. La Reggina risorge e ritrova la vittoria, Perugia ko

Finalmente un sorriso per la Reggina, decisivi gli errori del portiere Gori. Gigantesca boccata d'ossigeno per gli amaranto

Bentornata vittoria. La Reggina ritrova i tre punti e il sorriso sul campo del Perugia: amaranto sotto (gol di Di Serio) poi bravi e fortunati a reagire con i gol di Hernani, autorete di Gori e il punto finale firmato Canotto.

Le scelte iniziali

Inzaghi dà fiducia al nuovo vestito tattico, inaugurato pochi giorni fa sul campo del Genoa. Privo di Pierozzi e con Menez non al meglio, il tecnico amaranto nel 3-5-2 sceglie il tandem offensivo Rivas-Strelec, Bouah e Di Chiara gli esterni a tutto campo con la linea mediana che ritrova Fabbian al fianco di Crisetig ed Hernani.

Perugia di Castori con il 3-4-1-2, Kouan alle spalle del duo Ekong-Di Serio, a Casalola e Cancellieri il compito di limitare i due esterni amaranto.

Inizia la gara, dai blocchi di partenza esce meglio il Perugia. Seppur sterile, è costante la pressione dei padroni di casa, con la Reggina che si difende con ordine ma è incapace di far partecipare al gioco le due punte: è questo il riassunto dei primi 20 minuti.

Al 20′ la Reggina, al primo vero affondo, si rende pericolosissima. Il cross di Di Chiara dalla sinistra trova l’esterno opposto, Bouah controlla e con un potente destro trova la pronta reazione di Gori, bravo ad alzare sopra la traversa. Gol mancato, gol subito: la legge del calcio parla chiaro.

Al 24′ i padroni di casa mettono la freccia con Di Serio: è decisiva nell’occasione l’incertezza di Colombi, che si oppone male al sinistro non irresistibile dell’ex Benevento. Errore del portiere amaranto, a prescindere da chi difende i pali è una costante che si ripete in modo costante e preoccupante sin dall’inizio della stagione.

La Reggina risorge

La Reggina non accusa psicologicamente il gol avversario ma al contempo non riesce a pungere, Rivas e Strelec fanno maledettamente fatica a giocare i pochissimi palloni che gli arrivano tra i piedi. E’ un primo tempo deciso (negativamente) dai portieri, al minuto 38 la Reggina pareggia i conti con una punizione di Hernani.

La scelta di calciare del brasiliano da oltre i 30 metri sembra azzardata, la traiettoria insidiosa però viene sottovalutata da Gori, che si lascia passare il pallone sotto le braccia per la disperazione dei compagni. Il primo tempo si chiude con il Perugia che prova a tornare subito in vantaggio, il sinistro di Cancellieri però termina alto.

Inizia la ripresa, la Reggina trova subito il gol del 2a1 nel modo più inaspettato. La punizione di Di Chiara dalla distanza è una carezza che Gori tramuta incredibilmente in un pugno, portandosi il pallone oltre la linea. Senza ‘occhio di falco’, rimane il Var per valutare la situazione: dopo il lungo consulto l’arbitro Camplone convalida il gol.

Serata da dimenticare per il portiere del Perugia, protagonista di due errori clamorosi: Castori (anche per preservarlo psicologicamente) opta per la sostituzione, inserendo il portiere di riserva Furlan.

Padroni di casa che provano a reagire all’1-2 amaranto, al minuto 55 è decisiva la chiusura di Di Chiara, bravo ad anticipare Casasola su cross dalla sinistra.

La Reggina non abbassa oltremodo il baricentro, errore compiuto in altre circostanze: Bouah al 60′ manda alto di testa su corner dalla sinistra, tre minuti più tardi amaranto ad un passo dal tris ma Rivas con un destro potente (deviato da Struna) timbra la traversa.

Al 65′ Inzaghi cambia gli esterni (dentro Loiacono e Liotti, fuori Bouah e Di Chiara) al 73′ invece tandem offensivo nuovo di zecca con Canotto e Menez che rilevano Rivas e Strelec.

Il Perugia non riesce a pungere, complice anche la compattezza e l’attenzione che la Reggina (dopo diverse settimane) riesce ad opporre. I cambi apportati da Inzaghi offrono nuova linfa sulle corsie esterne e in attacco, in contropiede gli amaranto mettono il timbro definitivo con Canotto, bravo a saltare Furlan e depositare in rete. Anche in questo caso lungo consulto al Var, le immagini confermano la posizione regolare di Canotto sull’assist di Fabbian.

Il maxi recupero serve solo ad allungare il tabellino, il Perugia è incapace di abbozzare qualsiasi tentativo di rimonta. Finisce 1-3, la Reggina ritrova la vittoria e anche la fortuna mancata nelle ultime settimane: sull’economia della gara hanno oggettivamente un peso specifico le due gaffe di Gori.

Amaranto che risalgono al settimo posto con 45 punti, la gigantesca boccata d’ossigeno è soprattutto mentale dopo mesi di risultati negativi in serie. Nel prossimo turno, in programma a Pasquetta, Menez e compagni ospiteranno al Granillo il Venezia