Regionali, gli intrighi del Pd. Contatto Falcomatà-Irto, Marino slitta o fa un passo indietro?

L'ingresso roboante di Falcomatà, tra le conseguenze e ripercussioni, aggiunge un posto ad una tavola che non può più contenerne. Le ultime novità

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Sono giorni infuocati all’interno del Pd reggino. Trattasi di un remake rispetto a quanto già accaduto in almeno 3-4 occasioni negli ultimi anni, sempre con lo stesso punto di partenza…e spesso anche con uguale punto di arrivo.

Le scelte in autonomia, forti e inaspettate, del sindaco Falcomatà, vengono maldigerite dal Pd, sia a livello regionale che nazionale. Dopo giorni di contrasti, frizioni, scintille e quasi minacce, alla fine però la spunta sempre il primo cittadino.

E’ stato così in occasione dei due sindaci f.f. di altri partiti (Brunetti e Versace), in occasione dei vari rimpasti di giunta…e anche adesso rispetto alla volontà di Falcomatà di prendere parte alla contesa elettorale, in qualità di candidato al consiglio regionale.

Il Pd non fa i salti di gioia rispetto a questa decisione, che spariglia le carte in casa dem. Non si metterà di traverso ma allo stesso tempo pretenderà il rispetto di alcune indicazioni, valide per tutte le circoscrizioni: ricandidatura dei consiglieri uscenti ed equilibrio delle liste.

Ciò significa, di conseguenza, anche la ricandidatura di Giovanni Muraca, eventualità che il sindaco Falcomatà avrebbe provato ad evitare, anche nelle ultime ore, attraverso un faccia a faccia con lo stesso Muraca, però senza successo.

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Salvo clamorosi colpi di scena, possibili in una situazione talmente delicata e in fermento, saranno quindi entrambi presenti all’interno della lista del Pd nella circoscrizione Sud. L’ingresso roboante di Falcomatà, tra le conseguenze e ripercussioni, aggiunge un posto ad una tavola che non può più contenerne.

Con la presenza del primo cittadino, del sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio (sostenuto con forza dal senatore e segretario regionale Nicola Irto), del consigliere regionale uscente Giovanni Muraca, del consigliere metropolitano Giuseppe Marino e del sindaco di Bovalino Vincenzo Maesano, c’è un posto di troppo: 4 infatti è il numero massimo di consiglieri maschi, per la Circoscrizione Sud.

Secondo quanto raccolto in queste ore, potrebbe essere Giuseppe Marino a scivolare nella seconda lista, Democratici e Progressisti, per riequilibrare le cose anche da un punto di vista geografico rispetto al sindaco Maesano, che a differenza del trio Muraca-Falcomatà-Marino, non fa parte del territorio reggino.

Se confermata questa ipotesi, si tratterebbe di uno scenario che desterebbe un pò di imbarazzo dal punto di vista politico: Marino si troverebbe infatti nella seconda lista, Democratici e Progressisti -seppur a tutti gli effetti collegata al Pd- da capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale. Nelle ultimissime ore, si è aggiunto un altro scenario rispetto allo slittamento di Marino nella lista Dp e che si riferisce ad un possibile passo indietro del consigliere metropolitano, che a quel punto sosterrebbe la candidatura del sindaco di Palmi Ranuccio.

Tornando alle vicende che riguardano più da vicino Falcomatà, secondo quanto filtra da ambienti dem, oggi il sindaco avrebbe avuto un contatto -non è chiaro se telefonico o di persona- con il senatore e segretario regionale del Pd Nicola Irto. Il sindaco ha ribadito la volontà di candidarsi al consiglio regionale, fatto ormai certificato e che non prevede la possibilità di passi indietro.

Il Partito Democratico ne ha preso atto e formalizzerà la candidatura così come l’intera lista della Circoscrizione Sud nel corso di una riunione della direzione provinciale -presieduta da Peppe Panetta, eletto di recente- che si terrà probabilmente lunedi 1 settembre. Previste prima invece, forse già domani, delle call tra la direzione regionale e i vertici nazionali dem, per discutere nel complesso di tutte le liste, compreso ovviamente la vicenda della candidatura di Falcomatà.

Se eletto consigliere regionale, cosa faranno Falcomatà e Pd rispetto alle due postazioni di vicesindaco, oggi in mano a Paolo Brunetti (Italia Viva) e Carmelo Versace (gruppo Red)? Non è un discorso all’ordine del giorno, travolto dalle dinamiche attuali e dalle imminenti elezioni regionali.

Esiste senza dubbio la possibilità che il Pd possa rivendicare una o entrambe le caselle (da offrire magari allo stesso Giovanni Muraca in caso di mancata elezione?) ma l’argomento non è stato affrontano nè sarà discusso sino al post elezioni. Tornata elettorale che, a questo punto, funge sia come vera e propria resa dei conti all’interno del Pd reggino sia come un test “pre-primarie” dello stesso partito, in vista delle elezioni comunali del 2026.