Pellaro, l'associazione 'Jamu' installa in piazza Chiesa un defibrillatore pubblico

Svolto anche un corso di formazione di sei persone alla pratica del massaggio cardiaco e all’uso del defibrillatore

Di seguito il comunicato stampa dell’associazione “Jamu” relativo all’inizitiva dello scorso 26 Novembre alla comunità di San Filippo, a Pellaro.

Sta nelle relazioni “calde”, appassionate la potenza in grado di avviare e portare a compimento quelle trasformazioni che fanno di un insieme di persone una Comunità capace di pensare sé stessa, di vivere con impegno il proprio presente ed immaginare il proprio futuro.

Senza proclami, ma con determinazione, umiltà e costanza. È quello che è accaduto domenica 26 novembre a San Filippo di Pellaro con l’installazione in piazza Chiesa del defibrillatore pubblico e lo svolgimento, nella mattina dello stesso giorno, del Corso di formazione di sei persone alla pratica del massaggio cardiaco e all’uso del defibrillatore.

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Il coronamento di un percorso iniziato poco più di un anno fa grazie alla generosità dei partecipanti alla quinta edizione dello “Jamu Summer Festival” e all’aiuto prezioso nell’ “ultimo miglio” dell’associazione “Il Cuore di Andrea” di Roma, nata nel 2018 e dedicata ad Andrea Pappalardo (1989-2017), giovane studente romano scomparso prematuramente a causa di una rara patologia cardiaca e presieduta da Marialucia Formicola.

L’associazione porta avanti un’intensa opera di sensibilizzazione, finanzia borse di studio per la ricerca, e si propone di creare una rete di associazioni che condividono gli stessi fini nella promozione e tutela della salute.

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Dal 26 novembre uno dei nuovi nodi della rete è costituito dalla collaborazione tra il “Cuore di Andrea” e “Jamu” con l’obiettivo condiviso esplicitato dalle parole di Marialucia:

“Portare avanti un’intensa campagna di sensibilizzazione e di prevenzione sul tema della morte cardiaca giovanile improvvisa, più diffusa di quanto si pensi che purtroppo non risparmia giovani apparentemente in buona salute e financo bambini.  E lo si fa donando defibrillatori ed organizzando corsi per il loro utilizzo, nonchè screening elettrocardiografici gratuiti, attività che hanno un costo e per i quali la raccolta dei fondi avviene attraverso l’organizzazione di spettacoli di beneficenza e l’erogazione di offerte liberali”.

Marialucia sa molto bene cosa significa il dolore, perché Andrea era suo figlio e nel nome di Andrea un impegno condiviso con il marito e gli altri tre figli, affinché se un cuore si ferma ci sia la possibilità che quel cuore non venga lasciato solo e si faccia di tutto perché riprenda a battere. SanFilippo di Pellaro a Reggio Calabria, “Comunità cardioprotetta”, un obiettivo raggiunto. Insieme.