Il circolo Pd di Pellaro chiede la riapertura della struttura sanitaria ambulatoriale

Porre fine ad una situazione che penalizza la parte più debole della società ed un territorio che meriterebbe dall' ASP migliore attenzione"

Paolo Scudo, medico e Segretario del Circolo PD di Pellaro, chiede la riapertura della struttura sanitaria ambulatoriale.

“Si è sempre meridionali di qualcuno”. Questa frase che pronuncia il prof. Bellavista, mi è tornata in mente qualche giorno fa’, riflettendo sul problema della struttura sanitaria ambulatoriale che per moltissimi anni ha garantito le sue prestazioni alla popolazione pellarese e che da tre anni è stata “temporaneamente chiusa”, ma di fatto soppressa.

Abbiamo, come Circolo del PD, sollevato il problema chiedendo aiuto al Comune di Reggio, chiedendo un incontro (accordatoci) alla dott.ssa Di Furia, Direttore Generale dell’ ASP di Reggio Calabria. Anche associazioni del territorio e sindacati si sono impegnati a rappresentare i legittimi interessi della popolazione pellarese. Niente da fare.

Le ragioni delle politiche aziendali sono “invisibili agli occhi”. Magari dovremo prendere atto che si è sempre “meridionali di qualcuno”. Le Marche sono meridione rispetto alla Lombardia, la Calabria lo è rispetto alle Marche, Pellaro lo potrebbe essere rispetto a Gebbione? Sarebbe veramente assurdo!

Anche la proposta di legge sull’ autonomia differenziata, che ci vede fieramente e razionalmente contrari, prevede i Lep, ma i Lep dovrebbero essere riconosciuti a tutti i cittadini in egual misura (e sembrano già un provvedimento caritatevole). lo sforzo di chi amministra dovrebbe essere volto non solo a garantire livelli essenziali di prestazione, ma livelli uniformi di prestazione, nel rispetto dei diritti di tutti i cittadini della repubblica, soprattutto degli ultimi, dei più deboli, che spesso devono associare all’ infermità i disagi dei trasferimenti fuori regione per completare con tutti i problemi “in loco” per poter proseguire terapie, ed eseguire controlli usufruendo delle strutture pubbliche.

Non mi dilungo anche se avrei molto da dire e a molte domande che mi pongo non trovo risposta. Chiedo al Sindaco ed agli amministratori regionali, che sicuramente hanno anche una buona conoscenza del territorio, di promuovere una interlocuzione con il direttore generale dell’ ASP per porre fine a tale situazione che penalizza la parte più debole della società ed un territorio che meriterebbe proprio dall’ ASP migliore attenzione per i suoi cittadini”, conclude Scudo.