Reggio e la pesca, Burrone scrive alla Santelli: ‘Fondamentale la riapertura’
La Regione Puglia, ad esempio, ha già riaperto alla pesca sportiva dalla barca e da terra
29 Aprile 2020 - 15:37 | Comunicato

Ho provveduto questa mattina ad inviare, a mezzo pec, richiesta formale alla Presidente della Regione Calabria, On. Santelli, di intervenire in merito alla possibilità di praticare sul territorio regionale la ‘pesca ricreativa’, che al momento non è esplicitamente vietata, e quindi chiarire eventuali dubbi interpretativi rispetto alle norme speciali attualmente in vigore, diffondendo una corretta informazione ai calabresi”.
In tal senso è già intervenuta la regione Puglia, con l’ordinanza n° 214, che di fatto e di diritto apre alla pesca sportiva dalla barca e da terra.
“Si tratta di un’attività che può essere praticata senza licenza, purché ci si attenga alle limitazioni imposte in merito al tipo di equipaggiamento e alla quantità di pescato.
La pesca ricreativa, svolta in maniera individuale, non genera assembramenti di persone e non costituisce un rischio per la salute pubblica e soprattutto rappresenterebbe un sano momento di svago per migliaia di nostri concittadini che hanno seguito in maniera esemplare le restrizioni a cui abbiamo dovuto far fronte in questi, difficilissimi, mesi fermo restanti le dovute prescrizioni in materia di distanziamento sociale e utilizzo dei dispositivi individuali di protezione”.
Ad affermarlo è il consigliere comunale Filippo Burrone, che prosegue:
“La ritengo un’attività salutare, non in contrasto con le norme anti-Covid-19 e addirittura dall’alta valenza sociale in quanto può contribuire al sostentamento di molte famiglie attraverso l’autoconsumo del pescato, soprattutto in questo momento di forti difficoltà economiche.
Sono fiducioso che la Presidente Santelli accoglierà benevolmente la richiesta di migliaia di cittadini che chiedono di poter praticare questa attività dagli importanti risvolti socio-economici. La pesca ricreativa, infatti, oltre ad essere una pratica sana e rispettosa del mare, contribuisce in maniera determinante al benessere psicofisico e ha una notevole importanza nell’economia calabrese. Il periodo primaverile-estivo è peraltro determinante per gli operatori economici dell’indotto della pesca e se compromesso non potrà essere risollevato con misure successive. Trattandosi di pratica svolta in solitaria, quindi in assenza di contatti, non vi sarebbe ragione di vietarla”.
Burrone conclude:
“Sono, infine, fiducioso nell’alto senso di responsabilità e dovere civico dei nostri concittadini che sapranno, come già ampiamente dimostrato, qualora questa richiesta andasse a buon fine, far valere il rispetto delle regole e delle disposizioni”.