Piste ciclabili a Reggio, la farsa continua: il progetto è giá un (triste) ricordo

Amministrazione comunale immobile dopo il dinamismo dei mesi scorsi. L'assessore Malara: "Lavori conformi ma imperfetti, si può rimediare"

Quale futuro per le piste ciclabili della discordia (e della vergogna) a Reggio Calabria? E’ calato un silenzio tombale su uno dei progetti più discussi e discutibili degli ultimi tempi, un’idea di mobilità alternativa valida e apprezzabile sulla carta, che poi nel corso della realizzazione si è palesata come improvvisata e disastrosa.

L’amministrazione comunale procede per opposti. Al fermento che ha accompagnato la prima fase di interventi (dinamismo dovuto al fatto che si dovevano stringere i tempi per non perdere i finanziamenti) è seguito un immobilismo figlio della consapevolezza che ogni scelta intrapresa oggi rischia di essere sbagliata.

Il sindaco Falcomatà e i due vicesindaci (ex f.f.) Brunetti e Versace si sono espressi chiaramente nel recente passato, parlando di ‘disastro‘ (Brunetti), ‘scempio’ (Falcomatà) e ‘obbrobrio’ (Versace). Al di là delle parole utilizzate e degli errori commessi, la cosa più importante da capire è cosa intende fare adesso l’amministrazione con le piste rimaste sospese per aria, e purtroppo anche sul manto stradale.

L’assessore comunale Paolo Malara, che oltre alle deleghe ha ereditato da Mimmo Battaglia anche le piste ciclabili, evidenzia che era partiti “per fare una cosa giusta, però prima, forse, si sarebbe dovuti intervenire sulla mobilità in città, cambiando magari qualche senso di marcia, ma soprattutto pensando ai parcheggi, alleggerire la presenza delle macchine, senza nessuna forzatura o creando disagi per l’accesso in città. Serviva fare dei passaggi preliminari”.

Reggio Calabria, evidenzia l’assessore Malara, “purtroppo ha un deficit riguardante la programmazione, che non riguarda questa amministrazione, ma è un tema più generale”.

Da dove ripartire? L’assessore Malara non si sbilancia, pur facendo capire che la scelta dell’amministrazione comunale per il momento è quella di mettere in stand-by il progetto piste ciclabili, in attesa di future decisioni.

“In una città in cui ci sono tantissime macchine diventa complicato realizzare piste ciclabili in un determinato modo, per questo dico che prima andava fatto un piano, magari tolto un parcheggio.

Adesso ci troviamo di fronte a degli interventi già realizzati. Cosa fare? Io credo che l’amministrazione si sia fermata per capire se i tempi siano maturi o no. Ho visto anche io che qualche intervento è stato realizzato male, ma si corregge. Le corsie sono state fatte anche di notte, ma si può porre rimedio ai lavori eseguiti sinora.

Ho sentito dire he i lavori realizzati sinora riguardo le piste ciclabili non sono conformi alla normativa, ma non è così perché in alcuni casi non si tratta di piste, ma di corsie, che la legge permette in contemporanea presenza di macchine e biciclette”, le parole di Malara.

L’assessore comunale auspica una nuova idea di città e mobilità, ma serve tempo per realizzare una visione complessiva. “Crediamo che la mobilità attiva sia importante e Reggio ha la tutte le carte in regola per diventare una città silenziosa, in cui godere dell’aria pulita”.