Una nuova politica regionale, Criaco racconta la 'Calabria che potrebbe sorprendere'

"Da Tansi a Cuteri a Bombino a Callipo a Rubbettino. C’è una Calabria che potrebbe conquistare la normalità sorprendendo tutti". La riflessione di Gioacchino Criaco

“Da Tansi a Cuteri a Bombino a Callipo a Rubbettino… la Calabria che potrebbe sorprendere. A Flavio Stasi della primavera di Rossano-Corigliano, a Nicola Fiorita del Cambiavento catanzarese, a Nuccio Caffo e tanti altri.

C’è una Calabria che davvero potrebbe nascere per la prima volta, conquistarsi la normalità sorprendendo tutti. Sono impegnati su propri progetti, non esattamente allineati ideologicamente, chi per la Regione, la Città Metropolitana, una singola realtà amministrativa, un’impresa familiare, un progetto culturale. Ma tutti capaci, amati, rispettati, e liberi.

La politica tradizionale è schiacciata da decisioni centrali, da logiche partitiche che al centro non hanno propriamente il nostro territorio, e anche i politici calabresi potrebbero rompere gli schemi e affiancare una Calabria a sorpresa.

Una Calabria a cui serve un momento eccezionale, di rottura, di rivoluzione epocale.

Siamo alle ultime gocce di speranza, qualche anno ancora e i calabresi saranno andati, estinti, ingoiati da un Occidente che divora braccia e menti, per il quale mai siamo stati e mai saremo questione centrale, questione centrale possiamo esserlo solo per noi stessi, e sui migliori dei nostri dobbiamo fondare un ultimo e primo tentativo di essere traguardo e non transito.

Non è più il tempo di un tifo partitico che i campionati li gioca da un’altra parte, e il tempo di una squadra nostra. Di sorprenderci”.