Ponte sullo Stretto, il sindaco di Messina sugli espropri: 'Ad oggi nulla di concreto'

Interloquire con i proprietari, capire i termini di compensazione. Per il sindaco Basile, gli interventi in materia di espropri sono qualcosa su cui si dovrà lavorare molto

C’è sempre un “rovescio della medaglia”. Lo ha ben compreso il sindaco di Messina Federico Basile, che si è detto favorevole al Ponte sullo Stretto, “a patto però che si facciano anche tutte le altre opere necessarie”.

“Ho avuto modo di incontrare una rappresentanza dei movimenti ‘No Ponte’ proprio perché come sindaco devo ascoltare tutti coloro che sono sia contrari, sia favorevoli all’opera”.

Dunque, nessuna preferenza tra i due schieramenti che dividono la città dello Stretto, così come avviene anche sulla sponda reggina. Arrivati, però, a questo punto, dove l’attraversamento stabile tra Sicilia e Calabria sembra più che mai concreto, non si può non pensare a ciò che sarà necessario fare per creare, fattivamente, la maxi infrastruttura, come ad esempio, gli espropri. Alla domanda, il primo cittadino ha cercato di fornire qualche chiarimento, anche se la materia sembra essere non ancora ben definita:

“Ad oggi – ha spiegato Basile – non c’è una contezza specifica degli espropri, non tanto sulla localizzazione che si basa sul progetto del 2012 e che ha una sua caratterizzazione. Dal punto quantitativo non abbiamo ancora contezza degli espropri, anche perché noi abbiamo dei vincoli preordinati. Nel merito non siamo ancora entrati.

È ovvio che da Roma dovranno venire qui al Comune, capire chi sono i proprietari e come interloquire. Il coinvolgimento della popolazione passa anche da questo tipo di interlocuzioni. Credo che la fine del 2023 ed inizio 2024 siano i periodi più caldi per parlare di questi temi. Ad oggi non abbiamo nulla di concreto ed è necessario capire quali siano i termini di compensazione”.