Ponte sullo Stretto, il sindaco di Messina: 'Ne sento parlare da prima che nascessi'

Federico Basile si dice favorevole al Ponte, 'a patto però che si facciano tutte le altre opere. I messinesi divisi sull'opera'. E sul nome....

Ponte sullo Stretto, il dibattito si infuoca sempre più a livello locale e nazionale. Il governo di centrodestra a guida Meloni va dritto per la propria strada, l’opera si deve costruire e si vuole posare la prima pietra nel 2024. “Il ponte sullo Stretto è un diritto degli italiani”, le ultime dichiarazioni in merito del ministro Matteo Salvini, l’esponente politico di centrodestra che più sta spingendo sul piede dell’acceleratore.

Nel corso della trasmissione di Rtv ‘Reggio Politik’, è intervenuto il sindaco di Messina Federico Basile. Come si vive e si respira il tema Ponte dall’altra parte dello stretto? ‘La città è spaccata tra favorevoli e contrari, come è normale che sia quando si parla di un’opera così importante e ‘invasiva’. I messinesi sono preoccupati delle possibili ripercussioni, ma anche dei lavori che potrebbero dilatarsi all’infinito. Servono tempi certi’, le parole di Basile.

Basile: ‘Favorevole al ponte, ma…’

“Ho 45 anni e del Ponte ne sento parlare da prima che nascessi. Mi sono sempre detto a favore di opere infrastrutturali che potessero cambiare il volto di tutto il Meridione, dunque ben venga un ragionamento che sta andando avanti ma in sinergia col territorio. Messina, Villa San Giovanni e Reggio Calabria saranno invase da questa grande opera ed è giusto che l’opera cammini e parli con un territorio che si sta evolvendo.

Si è sempre detto prima del ponte facciamo le altre opere ma non sono mai state fatte, la speranza è che l’infrastruttura possa portare a valle tutte quelle opere che fino ad oggi non sono state fatte. La volontà di noi amministratori deve andare di pari passo con la realtà, e oggi la realtà dice che c’è una forte volontà del Governo di realizzarlo’.

Quanti e quali saranno nel dettaglio degli espropri da effettuare? E’ già stato elaborato un piano in tal senso? Basile chiarisce. “Non siamo ancora arrivati a questi ragionamenti.  Nei giorni scorsi ho avuto modo di incontrare una rappresentanza dei No Ponte, un primo incontro non esaustivo. La mia funzione di sindaco mi impone di ascoltare tutti, mi hanno mostrato le loro perplessità, sia su tematiche ambientali che economiche. Ad oggi non c’è una contezza specifica degli espropri, nel merito non siamo ancora entrati”.

Nel corso di Reggio Politik, il sindaco di Messina rivela di aver più discusso del tema ponte con il sindaco di Villa San Giovanni Giusy Caminiti che con i due sindaci f.f. Brunetti e Versace (‘perchè saremo i due comuni più direttamente coinvolti dai lavori’) e non si sbilancia sulla reale possibilità di vedere il tanto discusso Ponte prendere forma: ‘Il mio mandato è iniziato 10 mesi fa, certamente non sarà possibile realizzarlo entro i 5 anni del mandato. Non credo che mi candiderò nuovamente tra 5 anni, ma diciamo che sarei soddisfatto se il ponte venisse realizzato entro il termine di un ipotetico secondo mandato’.

Tra i numerosi argomenti di discussione legati al ponte, c’è anche quello legato al nome. ‘Ponte sullo Stretto di Messina’ a molti non piace, specie sulla sponda calabrese. Stuzzicato sull’argomento, Basile  si svincola da diatribe di campanile ma lascia intendere le proprie preferenze…: ‘Chiamandosi ‘Stretto di Messina’ il braccio di mare che separa le due sponde, ritengo che ‘Ponte sullo Stretto di Messina’ sia la denominazione più sensata. Ma non voglio farne una questione di campanile”.