Inchiesta Ponte, i dubbi dietro l'esposto in Procura: 2 i punti da chiarire

Inchiesta Ponte, parla il Commissario Saccomanno: 'L'esposto non ci spaventa'. Il sindaco di Villa: 'Siamo nella fase dei se...'

Prime perplessità, perlopiù burocratiche sono state comunicate alla procura di Roma, attraverso un esposto, dal quale è nato un fascicolo di indagine, senza ipotesi di reato e indagati sul Ponte sullo Stretto.

La più grande struttura che collegherà Calabria e Sicilia non è ancora partita ma è già sotto inchiesta, dopo l’esposto da parte del trio Bonelli (Verdi), Schlein (PD)e Fratoianni (Sinistra Italia). Un fascicolo che preoccupa adesso Salvini & C. Anche se il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti ha dichiarato:

“Io finché mi fate fare il ministro vado in ufficio per fare le opere pubbliche che servono a questo Paese e non saranno la sinistra, qualche giudice o qualche giornalista di sinistra a farmi paura”.

Il Ponte, come è giusto che sia, darebbe sì un grande prestigio all’ingegneria e all’impresa italiana, ma suscita molteplici preoccupazioni. E così appare sacrosanto il diritto da parte dell’opposizione di vederci chiaro così come è giusto pretendere la massima trasparenza degli atti e del progetto che si cela dietro ad una delle opere più importanti al mondo.

Inchiesta Ponte, i contenuti dell’esposto in Procura

Nell’esposto, i parlamentari chiedono ai pm di chiarire perché la Società Stretto di Messina S.p.A. (SdM SpA)

“ha ritenuto di non rendere pubblici documenti fondamentali per l’entità del progetto e le procedure, in particolare la relazione di aggiornamento al progetto, che l’atto negoziale, nonostante un componente del comitato scientifico avesse pubblicamente affermato di aver reso pubblica la suddetta relazione”.

Per i parlamentari

“La SdM SpA si è rifiutata di consegnare l’atto negoziale che consentirebbe di verificare in quanto tempo la società Webuild ha riaggiornato un progetto complesso, vecchio di 12 anni”.

Nella denuncia i parlamentari aggiungono che

“il decreto è stato convertito in legge e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 30 maggio del 2023 ma la Società SdM SpA firma l’atto negoziale il 29 settembre, mentre l’annuncio della consegna della relazione sul progetto da parte del Consorzio Eurolink avveniva il 30 settembre 2023. In pratica tra la sottoscrizione dell’atto negoziale e la consegna della relazione di aggiornamento del progetto “trascorreranno “solo poche ore. Come è possibile, viene da chiedersi, che l’aggiornamento di un progetto di un’opera così imponente mai costruita al mondo sia stato realizzato in poche ore? La consegna della relazione avvenuta il 30 settembre 2023 veniva confermata anche da una nota stampa del gruppo Webuild”, si afferma nella denuncia.

Inchiesta Ponte, Saccomanno: ‘L’esposto non mi preoccupa’

Ai microfoni di CityNow, durante l’ultima puntata di Live Break, abbiamo chiesto a Giacomo Saccomanno, componente del cda ‘Stretto di MessinaGiacomo Saccomanno se adesso l’inchiesta preoccupa il Governo e se l’esposto puó rallentare o addirittura compromettere l’iter:

“Quello che è stato denunciato è inesistente nel senso che non è di rilevanza penale. L’esposto dovrebbe essere immediatamente archiviato. E’ un fatto speculativo e ripeto che non c’è nessun fatto di rilevanza penale. Le sinistre non hanno argomenti e quindi in questo momento utilizzano la magistratura. Se ci troviamo davanti ad un magistrato corretto dovrebbe immediatamente archiviare. L’esposto non mi preoccupa minimamente”.

I dubbi nascono soprattutto per le tempistiche. La Stretto di Messina, infatti, ha sottoscritto l’atto negoziale con Webuild il 29 settembre, mentre l’annuncio della presentazione della rimodulazione del progetto, è del 30 settembre. Come è possibile, si chiede nell’esposto, che in poche ore ore la Webuild sia riuscita a presentare una revisione articolata di un progetto così complesso?

Il sindaco Giusy Caminiti, nel corso della trasmissione di Live Break, ha poi puntualizzato:

“Non esistono magistrati seri e meno seri. I magistrati svolgono sempre un’attività di indagine che rappresenta un atto dovuto di fronte ad una denuncia. E’ un fascicolo contro ignoti e non c’è ancora un reato specifico che sia stato qualificato come tale. A me non preoccupa tanto l’aspetto penalistico, quanto quello l’aspetto civilistico e contrattualistico. Se dovesse esserci stato un errore sulla contrattualizzazione in aggiunta o la mancata contrattazione di WeBuild, allora questo potrebbe far perdere l’efficacia di tutto quello che finora è stato fatto fin qui. L’indagine penale seguirà il suo corso ma dal punto di vista civilistico ci troviamo di fronte ad una perplessità che la mia amministrazione ha sempre avanzato. A che titolo WeBuild ha firmato e consegnato la relazione illustrativa? Scopriamo a seguito dell’esposto che c’è stata una clausola in aggiunta sottoscritta il 29 settembre con la ‘Stretto di Messina‘. Ci chiediamo inoltre se la messa in liquidazione dello ‘Stretto di Messina’ del 2013 non ha fatto venire meno tutti i contratti in essere con Eurolink?”.

Altro mistero riguarda i rapporti fra il Governo e la stessa Webuild.

Dopo la revoca dell’opera da parte del Governo Monti il contraente generale Eurolink, (Ati capeggiata da Webuild) aveva avviato un contenzioso con il Governo chiedendo un risarcimento di 700 milioni. In primo grado la richiesta è stata rigettata. Ma l’altro giallo è che il Governo ha riaffidato la realizzazione alla stessa Ati senza chiedere la rinuncia al contenzioso. Difatti il ricorso è ancora in piedi e la prima udienza d’appello è fissata per il 14 ottobre 2024.

Il Commissario della Lega Calabria peró chiarisce:

“Sostanzialmente il vecchio progetto che era stato appaltato non è stato risolto e quindi essendoci dei contenziosi si è fissata una transazione nella quale le società rinunciano al contenzioso e agli indennizzi e proseguono nelle attività del 2011. Siamo felici delle decisioni scelte dal Governo e da Ciucci. Nel momento in cui si passerà alla fase esecutiva, si passerà ad un aggiornamento dei contratti vecchi di appalti”.