Porto di Gioia Tauro, Giovanna Cusumano: ‘Parole di Giovannini lasciano basiti’
"Il porto di Gioia Tauro rappresenta uno degli hub commerciali più importanti del Mediterraneo"
27 Agosto 2022 - 16:43 | di Redazione
“Le improvvide dichiarazioni, in seguito “rettificate”, del ministro Giovannini sul porto di Gioia Tauro, pronunciate durante una tavola rotonda nei giorni scorsi nell’ambito del Meeting di Rimini, lasciano basiti. Non solo perché palesano gravi lacune informative da parte di un autorevole ministro “del Governo dei migliori”, posto che il porto di Gioia Tauro rappresenta uno degli hub commerciali più importanti del Mediterraneo.
È noto a tutti che esso è, altresì, il più grande terminal per il transhipment italiano e del Mediterraneo, in quanto dispone di circa 5 mila metri di banchine con fondali sino a 18 metri. Sono di tutta evidenza, infatti, le nefaste conseguenze per la già debole economia regionale calabrese dell’approccio strategico sotteso alle dichiarazioni del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, laddove solleva il problema dell’antieconomicità, peraltro non supportata da studi scientifici che comunque non giustificherebbero una siffatta valutazione sganciata dal contesto socio economico di riferimento, del trasporto delle merci tramite il porto di Gioia Tauro”.
Giovanna Cusumano, candidata al Senato della Repubblica per Fdi, risponde al ministro Giovannini sul tema relativo allo sviluppo del porto di Gioia Tauro.
“Certamente il porto di Gioia Tauro, sebbene sia sempre stato naturalmente dotato di straordinarie potenzialità che lo farebbero assurgere a naturale volano dell’economia della Regione Calabria e dell’intero Paese, non ha trovato per troppo tempo la doverosa priorità nell’agenda della Politica nazionale e le affermazioni del Ministro ne sono la palese dimostrazione.
Tuttavia, risale a poche settimane fa un importante accordo intercorso tra la Rete Ferroviaria Italiana e la Regione Calabria (a guida CDX) in forza del quale RFI ha acquisito dalla Regione Calabria gli assets del porto di Gioia Tauro ed è subentrata nella gestione dell’infrastruttura ferroviaria per cui potrà procedere a realizzare il piano di interventi previsto per investimenti di 60 milioni di euro con fondi Pnrr.
Non si può sottacere, a tal punto, l’evidente strabismo dell’attuale governo nazionale, il quale per mezzo di un suo autorevole Ministro, nel momento di massimo sforzo del governo regionale per l’attuazione strategica degli interventi del Pnrr a favore dello scalo reggino, con una semplice dichiarazione mina le fondamenta dello sviluppo economico dello stesso.
Pertanto, se da un lato è evidente che è stata finalmente intrapresa la strada per realizzare il necessario sviluppo dell’attività portuale e soprattutto retroportuale, ancora non sufficientemente adeguata, è altresì chiaro che occorre utilizzare in maniera efficace ed efficiente la Zona Economica Speciale per attrarre sempre maggiori investimenti. È questo sarà ovviamente compito della buona politica”, conclude l’avv. Cusumano.