Praticò sui tifosi, il S. Agata e Martino. ‘Cosa si è fatto per meritare tutto questo?’
05 Marzo 2018 - 22:12 | di Michele Favano

Le contestazioni attorno alla Reggina sono sempre all’ordine del giorno. Non sono mancate neppure nelle domande rivolte al presidente Praticò dai tifosi, in occasione della sua partecipazione alla trasmissione Fuorigioco. La questione è incentrata sulla scarsa partecipazione di pubblico allo stadio ed il calo vistoso di entusiasmo: “Sicuramente nel corso di questi anni qualche errore da parte nostra è stato commesso, ma non riesco a trovarne di così gravi da cancellare l’entusiasmo da parte della tifoseria così come adesso.
Da tempo invito tutti a collaborare, darmi consigli ed eventualmente dirmi quali secondo la stampa, l’opinione pubblica, siano i motivi di questo distacco, ma nessuno mi ha chiamato, nessuno mi ha contattato.
Noi facciamo di tutto per andare incontro ai nostri tifosi, anche per la sfida con il Monopoli si porterà avanti un’altra iniziativa per coinvolgere i tifosi. Agli abbonati verrà offerta la possibilità di comprare il biglietto ad un euro, mentre per quelli della curva sud, il costo del tagliando probabilmente sarà di tre euro.
Anche io sono amareggiato per non aver vinto qualche partita, per esempio quella con il Fondi, ma non capisco questo clamoroso distacco, ci sono stati periodi più brutti di questo, ma mai si è registrato questo distacco.
Io insieme ad altri porto avanti questo progetto e facciamo grandi sacrifici per farlo, se poi c’è gente più capace si faccia avanti.
Abbiamo cambiato tanti giocatori a gennaio proprio perché il nostro obiettivo è migliorarsi, abbiamo corso un grande rischio, ma solo per il bene della Reggina e quindi per fare meglio.
E’ arrivato il momento di unirsi, mettere da parte tutto e lottare insieme per battere il Monopoli e guardare il futuro in maniera più serena. Vorrei vincere tutte le partite che mancano fino alla fine del campionato, vorremmo tutta la città attorno a noi, i dirigenti sono di passaggio, la squadra rimane ai tifosi e senza tifosi non ci può essere calcio. E’ una grande tristezza venire allo stadio e vederlo vuoto e mi chiedo cosa abbiamo fatto di male per meritare tutto questo.
Sul S. Agata dico solamente che una società professionistica ha bisogno di strutture per allenarsi. Su Gabriele Martino, l’ho detto più volte, non coincidevano i programmi, per il futuro di questa società riteniamo si debba stare con i piedi per terra per non rischiare di inciampare, ci piace fare un passo alla volta senza affogarci.
Il tecnico è una grande lavoratore che ha capito quando accelerare e quando frenare. Sa fare giocare bene la squadra e nella prima parte lo avete visto tutti. Adesso c’è da raggiungere al più presto l’obiettivo, riteniamo sia preparato e quindi in grado di farci arrivare alla salvezza”.
