Presentato il libro “Guida alla flora dell’Aspromonte”. Al via ciclo di eventi per celebrare 20 anni del Parco
14 Dicembre 2014 - 18:28 | di Redazione
La presentazione del volume “Guida alla Flora dell’Aspromonte”, del professore Giovanni Spampinato, ha dato il via al ciclo di incontri che l’Ente Parco ha messo in campo per celebrare i venti anni dalla nascita del Parco.La prima occasione, fornita dalla presentazione del libro di elevato spessore e di indiscusso livello qualitativo di Spampinato, consente all’Ente Parco, nell’aula seminari del dipartimento di Agraria, particolarmente gremita di studenti ed appassionati, di presentare le attività sino ad ora svolte a tutela della biodiversità e la programmazione scientifica pianificata per i prossimi anni, con l’obiettivo di comunicare all’esterno le proprie azioni specifiche, condividere la consapevolezza dell’immenso patrimonio, in molti aspetti unico, di biodiversità del territorio aspromontano e l’identità culturale e tradizionale di una montagna che regala sempre un’emozione.L’evento, come ha spiegato Chiara Parisi, responsabile del servizio Promozione e Comunicazione dell’Ente Parco, rappresenta “il segmento di una linea più lunga”, che si concretizza nel ciclo di incontri “i venti anni del Parco: tutela e valorizzazione della biodiversità”, attraverso i quali l’Ente Parco “fissa gli items principali sui quali si concentrano azioni e forze e ai quali verrà dato maggiore impulso”, rafforzando, tra l’altro, sul territorio, la sinergia tra Ente Parco d’Aspromonte e Università.Il Rettore dell’Università Mediterranea, Pasquale Catanoso, ha aperto i lavori sottolineando come “la collaborazione tra Enti, così come avviene oggi tra Università ed Ente Parco, sia sempre da salutare positivamente, essendo segnale tangibile di un impegno comune nell’ottica di valorizzazione del territorio. La nostra – ha aggiunto Catanoso – è una terra ricca di peculiarità naturalistiche che ci permettono di ritenerci all’avanguardia su questo tema e sulle quali abbiamo il dovere di investire”. Sulla stessa linea il Direttore del Dipartimento di Agraria Giovanni Gulisano, che accoglie positivamente la nuova linea comune tracciata tra Università ed Ente Parco. Proprio la caratteristica unica dell’Aspromonte che “associa valori ambientali e culturali”, è stata evidenziata da Francesco Raimondo, Presidente della Società Botanica Italiana, che nel corso della sua esaustiva relazione, ha trattato minuziosamente il tema della biodiversità, esaltando il volume di Spampinato “che rappresenta un punto fermo per i cultori ed i professionisti della materia”, e plaudendo all’Ente Parco dell’Aspromonte, capace di valorizzare “le migliori risorse intellettuali del proprio comprensorio”. Il passaggio da “conservazione a sviluppo e come la tutela possa divenire opportunità” sono le sfide future che secondo il Presidente della Società Botanica, l’Aspromonte deve essere in grado di affrontare e vincere.E “le azioni del Parco per la biodiversità” sono state al centro dell’intervento del Direttore dell’Ente Parco, Tommaso Tedesco, che attraverso il sostegno di dati concreti e tangibili, ha testimoniato l’enorme sforzo profuso dall’Ente, specialmente in questi ultimi anni, anche attraverso azioni di sistema che vedono coinvolte le aree protette di tutto il territorio nazionale. Impegno che si è tradotto in progetti ed interventi di altissimo valore scientifico e rivolti sia alla reale conoscenza della fauna e della flora aspromontana, sia alla valorizzazione di un ambiente per larghi tratti “intatto” e per questo motivo con una “eccezionale potenzialità in termini di sviluppo armonico e sostenibile del territorio”.Nel vivo della presentazione del libro, è toccato all’editore Domenico Laruffa relazionare sulla “completezza di un volume che rappresenta un vero manuale per gli interessati”; Laruffa ha illustrato le diverse fasi che hanno portato alla definizione finale di un prodotto complesso, marcando l’accento sulle schede tecniche presenti nel volume che garantiscono “l’ alta qualità del volume e l’importante interesse in termini scientifici”.Il professore Giovanni Spampinato, l’autore del libro, ha relazionato sulla importanza e sul valore della flora aspromontana esaminandone la notevole ricchezza, soprattutto in specie endemiche che ha correlato con la diversità di habitat, alle eterogeneità di condizioni geo-pedologiche e climatiche e alla peculiare storia geologica dell’Aspromonte. L’autore ha rilevato che la guida vuole consentire anche a non specialisti, escursionisti o semplici appassionati, di avvicinarsi alla flora spontanea, riconoscerne le specie e apprezzarne la grande biodiversità. L’autore ha terminato evidenziando che la flora è parte del patrimonio non solo naturale ma anche culturale di un territorio, contribuendo in modo determinante a caratterizzarlo e a definirne l’identità.In conclusione dei lavori, prima di un articolato e proficuo confronto con gli studenti, il Presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, Giuseppe Bombino ha parlato del libro quale “manuale e guida per naturalisti, un trattato per gli studiosi, ma anche dizionario della natura per coloro che si accostano ai fatti dell’ambiente senza essere supportati da particolari competenze”.Per Bombino l’Aspromonte è “testimonianza di “relitti” antichi, di vicende trascorse e lontane che si perdono nella memoria del tempo: di “esemplari esclusivi”, come gli alberi monumentali che certificano l’unicità della biodiversità. Quella di Spampinato – ha aggiunto il Presidente Bombino – è un’opera di carattere intellettuale, che ci sprona a fare sistema puntando anche sul valore economico della conservazione, porta d’accesso per uno sviluppo sostenibile del territorio. Tocca a noi – ha concluso Giuseppe Bombino- raccontare i fatti più alti della nostra montagna, quelli di cui andare orgogliosi; questo volume ne è testimonianza importante, rappresenta la parte di un ragionamento più ampio che in questi mesi abbiamo seminato e che inizia adesso a germogliare”.