Consumi a Reggio: prezzi in calo a settembre, ma cresce il costo dei beni essenziali
L’indice dei prezzi al consumo a Reggio Calabria registra a settembre 2025 una lieve flessione mensile (-0,1%) ma resta in crescita su base annua (+2,0%), con rincari per alimentari, ristorazione e abbigliamento
16 Ottobre 2025 - 13:57 | di Redazione

Nel mese di settembre 2025, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) nel Comune di Reggio Calabria ha registrato una variazione tendenziale del +2,0% e una variazione congiunturale del -0,1%.
Ciò significa che, rispetto allo scorso anno, i prezzi restano più alti, ma nell’ultimo mese si è registrato un leggero calo.
I settori in aumento

L’inflazione annuale continua a farsi sentire soprattutto nei beni e servizi di uso quotidiano.
A livello tendenziale crescono in particolare:
- Altri beni e servizi (+5,1%)
- Servizi ricettivi e di ristorazione (+4,8%)
- Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+4,6%)
- Bevande alcoliche e tabacchi (+2,4%)
- Abbigliamento e calzature (+2,2%)
Incrementi più contenuti si registrano per sanità, cultura, mobili e istruzione (tra +0,6% e +0,9%).
I settori in calo
Le diminuzioni più marcate riguardano invece:
- Comunicazioni (-1,6%)
- Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-1,0%)
- Trasporti (-0,3%)
La variazione mensile
Rispetto ad agosto 2025, l’andamento dei prezzi è stato più stabile.
A livello congiunturale, aumentano:
- Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,7%)
- Altri beni e servizi (+0,4%)
- Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,3%)
- Abbigliamento e calzature (+0,2%)
Mentre calano:
- Servizi ricettivi e ristorazione (-1,8%)
- Istruzione (-1,8%)
- Trasporti (-0,8%)
- Ricreazione, spettacoli e cultura (-0,4%)
- Comunicazioni (-0,2%)
- Bevande alcoliche e tabacchi (-0,1%)
Restano invariate le voci relative a mobili, servizi per la casa, sanità e salute.
Un quadro di stabilità dopo mesi di rincari
Il lieve calo mensile conferma una fase di assestamento dei prezzi dopo mesi di rincari diffusi. Tuttavia, i dati tendenziali indicano che l’inflazione resta superiore al 2%, con un impatto significativo sui costi quotidiani delle famiglie reggine, in particolare per il comparto alimentare e dei servizi.